Resta solo da scegliere la data ma Cgil, Cisl, Uil Funzione Pubblica hanno già deciso: sarà sciopero in tutte le strutture del Sulcis e del cagliaritano.

Oltre alla cronica situazione degli arretrati, sempre tra le 10 e le 11 mensilità, a far traboccare la pazienza dei sindacati è la mancata partecipazione di Aias al tentativo di conciliazione promosso giovedì dalla Prefettura di Cagliari.

L'assenza dell'azienda, denota secondo Cgil, Cisl, Uil Fp del Sulcis "la volontà di non risolvere la situazione, provando a tirare a campare fin oltre la data del 31 dicembre entro la quale l'azienda dovrebbe dimostrare di poter ripianare la propria situazione debitoria nei confronti dei dipendenti".

Un debito che secondo Efisio Aresti, segretario sulcitano della Uil Fpl, si aggira tra i 20 e i 25 milioni di euro: "L'Aias - sentenzia - è da tempo un'azienda fallita che ci costringe all'extrema ratio dello sciopero non avendo nessun interesse per il bene dei propri pazienti e dipendenti".

Una delle tante manifestazioni Aias (foto Simone Farris)
Una delle tante manifestazioni Aias (foto Simone Farris)
Una delle tante manifestazioni Aias (foto Simone Farris)

L'ultimo pagamento ricevuto dai lavoratori è stato il 60 per cento di una mensilità, alcuni giorni fa. Dal canto proprio l'azienda fa sapere che per quanto riguarda la mancata presenza in Prefettura "la procedura messa in piedi da Cgil, Cisl, Uil con la stessa Prefettura non fosse corretta e per questo l'azienda ha espresso le proprie considerazioni al prefetto stesso e alla Commissione Nazionale di Garanzia per l'Attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi Essenziali".

Intanto Aias, dopo una sentenza della Corte d'Appello di Cagliari (sezione staccata di Sassari) incasserà dalla Regione 2,6 milioni di euro per vecchie prestazioni fornite alla ex Usl n°2 di Alghero. Cgil, Cisl, Uil Fp parlano di "vittoria legata ad un cavillo per il semplice fatto che la Regione, unica ora condannata a pagare, nel 2014 non si è costituita in giudizio all'atto della presentazione da parte di Aias del decreto ingiuntivo". Continua dunque il muro contro muro che stavolta condurrà allo sciopero.
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