Cento posti a rischio per la chiusura dello stabilimento di Novi Ligure dello storico marchio dolciario Pernigotti, ceduto cinque anni fa al gruppo turco Toksoz.

Un'azienda dal passato glorioso, fondata nel 1860 e passata al gruppo straniero con la promessa di un rilancio attraverso nuove produzioni, a cui è seguito, invece, il trasferimento in Turchia di diverse unità produttive, tra cui quella della famosa crema spalmabile.

E oggi arriva l'annuncio di voler chiudere lo stabilimento piemontese dove lavorano 200 dipendenti, pur dichiarando di voler mantenere il marchio.

Immediata la reazione dei sindacati, con il segretario della Flia Cgil Marco Malpassi che commenta così la decisione dei vertici turchi: "Vogliono licenziare e chiedere la cassa integrazione per cessazione di attività appena reintrodotta tramite il decreto Genova, mentre noi chiediamo che si utilizzi la cig per crisi, in modo da avere più tempo per trovare soggetti potenzialmente interessati a rilevare l'impresa".

(Unioneonline/b.m.)
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