Sono 23 le birre artigianali sarde, con una decina di aziende produttrici, al Brussels Beer Challenge in pieno svolgimento in questi giorni a Malines, cittadina tra Bruxelles e Anversa.

La grande competizione internazionale, tra le più quotate al mondo, è iniziata venerdì e si concluderà domani.

Tre giorni di confronto e degustazioni con 88 giudici arrivati da ogni parte del Pianeta e 1500 birre iscritte (con un incremento del 10 per cento rispetto al 2017) con 48 Paesi produttori.

In questa settima edizione del Concorso, il Belgio naturalmente guida la classifica delle etichette presenti in gara, con Brasile, Germania e Cina molto agguerrite. Tengono il passo anche Francia, Usa e Australia.

Nella squadra italiana, composta da una quarantina di stabilimenti, c'è grande attesa per le prestazioni delle spumeggianti isolane.

Lo scorso anno al Brussels Beer Challenge, la birra Nautilus del Birrificio Mezzavia di Selargius si piazzò come il miglior prodotto Italiano, birra rivelazione 2017.

In quell'edizione hanno partecipato 15 etichette dell'Isola (50 Nodi, Speed e Turkunara della P3 Brewing di Assemini; BB Evò, Duenna, Friska, Sella del Diavolo, Toccadibò, Tuvi Tuvi e Baccusardus del Birrificio Barley di Maracalagonis; Nautilus e Gare de Roubaix del Birrificio Mezzavia di Selargius; Figu Morisca, Meli Marigosu e Poetto del Birrificio di Cagliari srl) ottenendo appunto ottimi riscontri di pubblico e di giuria.

Una conferma del bottino messo al sicuro nell'edizione 2016 con ori e argenti. Oggi ultimo giorno di gara e poi il verdetto. Per la Sardegna e i birrifici artigianali sardi, un grana opportunità.

Roberto Ripa
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