"Il debito pubblico italiano rimane una vulnerabilità cruciale".

È questo uno dei passaggi della nuova lettera inviata dall'Ue al governo italiano per evidenziare le criticità contenute nella Manovra.

Nella missiva, firmata da Marco Buti, direttore generale per gli affari economici e finanziari della commissione europea e indirizzata al direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera, si legge, tra l'altro: "L'Italia ha notificato a Eurostat un debito lordo delle amministrazioni pubbliche per il 2017 pari al 131,2% del PIL, confermando così che l'Italia non ha compiuto progressi sufficienti verso il rispetto del parametro di riferimento relativo all'adeguamento del rapporto debito/PIL nel 2017".

Ancora: "Il Documento di programmazione di bilancio (DPB) 2019 prevede una leggera diminuzione del rapporto debito/PIL dal 131,2% del PIL nel 2017 al 130,9% nel 2018 e al 130,0% nel 2019. La diminuzione del rapporto debito/PIL è poi attesa continuare, fino al 126,7% del PIL nel 2021".

Ma, "nonostante la riduzione prevista del rapporto debito/PIL, non si prevede che l'Italia soddisfi il parametro di riferimento relativo all'adeguamento del rapporto debito/PIL nel 2018 e nel 2019 sulla base del DPB 2019".

E poi: "Un debito pubblico così elevato limita lo spazio di manovra del governo per spese più produttive a beneficio dei suoi cittadini. Date le dimensioni dell'economia italiana, è anche una fonte di preoccupazione per l'area euro nel suo complesso".

Ma non è finita. Per la Commissione Ue, "l'ampia espansione di bilancio prevista per il 2019 è in netto contrasto con l'aggiustamento di bilancio raccomandato dal Consiglio".

Tutto considerato, dunque, "questa traiettoria di bilancio, unita ai rischi al ribasso per la crescita del PIL nominale, sarà incompatibile con la necessità di ridurre in maniera risoluta il rapporto debito/PIL dell'Italia".

Dal ministero dello Sviluppo economico nessuna replica ufficiale.

"La risposta del Mef, alla luce della quale si giustificherà la traiettoria di discesa del rapporto Debito/PIL indicata nel DPB, sarà inviata a Bruxelles rispettando la scadenza indicata", fa sapere via XX settembre.

(Unioneonline/l.f.)

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