Nell'Isola solo un bambino su quattro ha accesso all'asilo nido pubblico.

Lo rivela il sito Sitly, citando gli ultimi dati Istat.

Non è stata dunque ancora raggiunto in Sardegna l'obiettivo che l'Unione europea aveva imposto agli Stati Membri di garantire un'offerta di servizi per la prima infanzia in grado di coprire almeno il 33% di richieste delle famiglie con bambini con meno di tre anni.

L'Italia aveva recepito nell'ordinamento la direttiva europea con il decreto legislativo 65 del 2017: "Lo Stato promuove (…) il progressivo consolidamento, ampliamento, nonché l’accessibilità dei servizi educativi per l’infanzia, anche attraverso un loro riequilibrio territoriale, con l’obiettivo tendenziale di raggiungere almeno il 33 per cento di copertura della popolazione sotto i tre anni di età a livello nazionale",

Oltre che in Sardegna, dove comunque il dato è superiore a quello della media nazionale (23%), anche nelle regioni del meridione Sicilia, Calabria e Campania i posti disponibili non bastano nemmeno per un bambino su 10 (sebbene con significative differenze tra i diversi Comuni).

Proprio per la scarsità di offerta, secondo Sitly, alcune mamme decidono di iscrivere i figli nelle strutture private (11%) oppure di affidarli alle cure di una baby sitter.

(Unioneonline/F)
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