Sarà dedicato al compianto leader Vincenzo Saba il ciclo di incontri e dibattiti che si apre lunedì 22 nella Camera Commercio di Sassari e proseguirà sino a venerdì 27.

Sindacalisti, studiosi, esponenti politici, intellettuali e rappresentanti di categoria, con l'intento di promuovere una riflessione a più voci sul tema della crescita economica, sociale e culturale del territorio e sul ruolo che anche il sindacato può avere in questo processo di rinnovamento.

In Sardegna, secondo l'Istat, dal 2001 il peso della manifattura sul totale degli addetti è calato dal 12,5% al 9,6% (in Italia nello stesso periodo si va dal 24,9% al 19,8%) e soprattutto è in controtendenza nazionale con una leggera ricomposizione verso i comparti a bassa intensità di conoscenza.

Va poi sottolineato come il valore aggiunto per addetto (utilizzato per misurare la produttività) in Italia è del 44%, mentre in Sardegna è del 34,1%.

L'altra flessione importante è nelle esportazioni: la media italiana delle imprese operanti nei mercati internazionali è pari al 21, 9%, la media sarda è dell'8,6%. Quattro quinti delle imprese sarde hanno come riferimento il mercato regionale.

Tra il 2007 e il 2016 la quota di mercato mondiale delle esportazioni regionali, valutata a valori correnti, è calata di circa il 45%, più che nel resto del Paese. Anche se una cauta fiducia deriva dal dato dell'ultimo trimestre del 2017 che ha fatto registrare un balzo di oltre il 13% delle esportazioni isolane rispetto ai tre mesi precedenti.

Tutto questo non può che portare alla conclusione che la Sardegna può cambiare solo se interessata da una rivoluzione "copernicana" delle strutture produttive.

La politica dica come e quando intende indicarne almeno le premesse. "Dalla crisi si esce con un patto tra le forze sociali, economiche, politiche, istituzionali - spiega Pier Luigi Ledda, segretario generale della Cisl di Sassari - e occorre mettere in campo un impegno comune ma straordinario per lo sviluppo e la crescita del nord ovest della Sardegna, a partire dall'occupazione, in particolare quella giovanile".

Giampiero Marras
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