In tanti parlano di crisi del sindacato. Ma, a giudicare da quello che accade a Cagliari, le cose non stanno esattamente così.

Stamattina è cominciato il nono congresso della Camera del lavoro metropolitana di Cagliari, e nel corso dell'assemblea sono emersi numeri decisamente incoraggianti.

Nel 2014 gli iscritti alla Cgil erano 44.884, nel 2017 sono diventati 46.027. "E siamo", puntualizza con orgoglio il segretario generale Carmelo Farci, "l'unica Camera del lavoro in Sardegna in cui la percentuale dei lavoratori attivi iscritti è superiore a quella dei pensionati".

Il segreto della rinascita del sindacato? Forse il fatto che, oltre che di lavoro, la Cgil si occupa di altre questioni, non sempre popolari: nuovi diritti, laicità dello Stato, parità di genere, migranti. Temi che sono diventati patrimonio di tante persone.

Ma, forse, il successo è legato anche all'ottenimento di risultati: proprio grazie alla spinta della Cgil la Regione ha varato il progetto "Lavoras", grazie al quale nella sola Città Metropolitana si concentrano 68 interventi che verranno realizzati da 381 lavoratori. Di questi, ben venti progetti riguardano la città di Cagliari. Ambiente, aree umide e dissesto idrogeologico sono i settori di riferimento per il maggior numero di opere, seguiti dal patrimonio pubblico e dall'efficientamento delle procedure comunali e dall'edilizia.

Marcello Cocco
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