"La pandemia sta cambiando il ruolo dei governi e questo influirà anche sull'Europa". Lo ha detto Romano Prodi, ospite del seminario "European Union studies" organizzato dal gruppo EDUC dell'Università di Cagliari, coordinato da Alessandra Carucci, con la Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, presieduta da Stefano Usai, in collaborazione con l'Università di Pécs.
L'ex premier ed ex presidente della Commissione Europea, in collegamento con l'ateneo, ha fornito un quadro dello stato di salute dell'Unione Europea, nel contesto internazionale in cui USA e Cina sono gli attori principali e dopo la Brexit. E ha ricordato come i problemi non siano soltanto economici ma soprattutto politici: "Una sola parola ha bloccato l'Europa: unanimità. E' sempre difficile comporre interessi differenti, ma singoli capi di stato e di governo non possono bloccare le decisioni che influiscono sulla vita di milioni di persone".
"L'Europa però è tornata: il Next Generation EU (ovvero il fondo approvato nel luglio 2020 per sostenere gli Stati Ue messi in crisi dalla pandemia) è una decisione importante con un impegno economico notevole", ha aggiunto Prodi. 
All'incontro ha partecipato il rettore Francesco Mola, che ha aperto le celebrazioni della facoltà di viale Sant'Ignazio per i 400 anni dell’Ateneo cagliaritano: "Quando con il precedente rettore, la professoressa Del Zompo, abbiamo programmato gli eventi per i 400 anni, nessuno avrebbe potuto immaginare cosa sarebbe accaduto. Ma il mondo accademico ha saputo reagire con forza e continueremo con la stessa determinazione". 
Il Rettore ha sottolineato come "EDUC ci darà l'opportunità di ripartire anche con gli scambi internazionali e la mobilità di docenti e studenti". Si tratta dell’alleanza europea di cui l’Università di Cagliari fa parte con altri atenei e che dà vita ad un campus virtuale internazionale che consente lo scambio di conoscenze e buone pratiche tra studenti, docenti e personale.
Alessandra Carucci, coordinatrice del progetto per l'Ateneo, ha illustrato i principali pilastri dell'alleanza tra i sei atenei europei e ne ha rimarcato l'importanza "per rafforzare l'integrazione e la cooperazione della ricerca e della didattica europea". Per l'università ungherese di Pécs ha partecipato Agoston Mohay, che ha dichiarato: "L'Europa si trova davanti a grandi sfide e questi seminari di studio sono importanti per approfondire la storia, gli aspetti giuridici ed economici dell'Unione Europea".
Stefano Usai, presidente della facoltà e coordinatore dei lavori, ha invece raccolto il messaggio di ottimismo lanciato dal professor Prodi e ha così concluso: "Il futuro dell'Europa è nella popolazione europea con le proprie competenze e conoscenze, quello che chiamiamo capitale sociale. Ci auguriamo di poterci incontrare a Cagliari il più presto possibile".
Gli eventi organizzati dalla Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche proseguiranno con il seminario "Il prisma delle disuguaglianze", il 22 aprile alle 10, e i convegni dei dipartimenti di viale Sant’Ignazio, in programma dal 22 al 24 aprile.
(Unioneonline/l.f.) 
 

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