"Questo momento del Covid serve anche per mettere diverse cose a posto e penso che sia necessario un lavoro sull'equità uomo/donna, sui salari, sul trattamento professionale".

Lo ha spiegato il sovrintendente della Scala di Milano Dominique Meyer, annunciando l'impegno per l'eguaglianza di genere e l'imminente introduzione di un codice di comportamento a tutela della dignità delle lavoratrici.

"Vorrei che fosse pronto prima dell'estate", ha aggiunto. Il codice, però, è solo uno degli ambiti in cui il teatro intende muoversi. Le direttrici sono tre, e includono la valorizzazione delle componenti femminili dell'organigramma e spazio alle artiste. "Dobbiamo far capire alle giovani che se hanno talento, avranno una chance", ha detto. "Già dei passi avanti sono stati fatti - ha osservato Meyer -. Non vedo più resistenza delle orchestre", quando sul podio salgono donne.

Proprio a una donna, Susanna Mälkki, è affidato il prossimo concerto in streaming dell'orchestra della Scala il 23 aprile e arriverà anche Speranza Scappucci. E uno dei prossimi spettacoli (nelle intenzioni prima dell'estate) sarà un balletto firmato dalla coreografa Natalia Horecna.

Maggiore presenza di donne significa quindi non solo direttrici, ma anche registe (Irina Brook ha appena firmato il Dittico di Kurt Weill andato in diretta su Rai5 lo scorso marzo) e compositrici. Come Olga Neuwirth di cui Meyer ha ospitato a Vienna la prima mondiale di "Orlando". Ma c'è ancora molto da fare in tutti i settori. Alla Scala, ad esempio, "noi abbiamo solo due donne nel comitato di direzione. Certo non possiamo mandare via gli uomini che ci sono ora - ha concluso - ma quando ci sarà un posto libero, possibilmente la presenza femminile aumenterà nella gerarchia".

(Unioneonline/D)
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