Partita il 3 dicembre del 2014, la sonda Hayabusa 2, dell'agenzia spaziale giapponese JAXA, dopo un viaggio durato 6 anni, ritorna sulla Terra e consegna agli scienziati rocce prelevate da un lontano asteroide.

Oggi, alle ore 18:37 circa ora italiana, la sonda Hayabusa 2, letteralmente il "Falco pellegrino", ha paracadutato nella Zona Proibita di Woomera, un deserto al centro dell'Australia meridionale, i campioni di roccia prelevati dall'asteroide Ryugu.

Dalle ore 19:00, dopo l'arrivo a terra della piccola capsula di appena 40cm di diametro, le squadre giapponesi della Jaxa hanno intrapreso una campagna di ricerca nella vasta area militare di Woomera, concessa dal governo australiano all'agenzia spaziale.

Il Falco Pellegrino spinto da un innovativo motore a ioni, aveva raggiunto l'asteroide Ryugu dopo tre anni e mezzo di viaggio e 3,2 miliardi di km percorsi e si era posizionato in orbita, alla quota di 20km, attorno a questo curioso asteroide dalla forma di una doppia piramide. Dopo aver mappato per 6 mesi l'asteroide, nella prima metà del 2019 la sonda aveva prelevato senza atterrare, campioni superficiali di Ryugu. Inoltre, dopo aver sparato un proiettile verso l'asteroide, all'inizio di luglio 2019, la sonda ha raccolto il materiale proveniente dal sottosuolo dell'asteroide e liberatosi a seguito dell'impatto.

Non è la prima volta che vengono riportati campioni di rocce da un asteroide, la precedente sonda Hayabusa aveva raggiunto questo risultato nel 2010, ma questa volta la sofisticata sorella minore, prelevando campioni non superficiali, darà modo agli astronomi di comprendere meglio la storia e le origini del nostro sistema solare.

In particolare, gli scienziati giapponesi si aspettano che il materiale profondo, non contaminato dall'interazione con i raggi cosmici, vento solare e impatti con micrometeoriti, possa contenere dell'acqua.

Dopo un viaggio di più di 5 miliardi di km nel Sistema Solare, il Falco Pellegrino non finisce qui la sua missione. Paracadutata la piccola capsula sulla Terra, Hayabusa 2 si sta ora allontanano dal nostro pianeta alla velocità di 22.000 km/h per incontrare l'asteroide 2001 CC21 che sorvolerà solo nel 2026. Ma il suo obbiettivo finale è l'asteroide 1998 KY26 che raggiungerà solo nel 2031, un asteroide di cui sappiamo molto poco e che ruota rapidamente su se stesso, con un periodo di rotazione di 11 minuti.

Lo studio degli asteroidi è nel tempo diventato una priorità delle agenzia spaziali, sia per pianificare un futuro sfruttamento delle risorse minerarie, che per comprendere come poter intervenire nel caso remoto in cui un asteroide possa ritrovarsi in rotta di collisione con la Terra.
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