I ragazzi dei Fridays For Future (FFF), i giovani ispirati da Greta Thunberg, scendono di nuovo in piazza per uno sciopero nazionale per il clima in tutte le città italiane.

"Scioperiamo da una giornata di scuola o di lavoro - è il grido di allarme che lanciano - per inchiodare le persone al potere, alle loro responsabilità e al loro tradimento. Nessun governo, nemmeno quello italiano, ha ascoltato sul serio gli allarmi che la comunità scientifica ripete da anni".

"Nonostante ci troviamo in una pandemia globale - aggiungono - la crisi climatica non si è fermata, anzi continua ad essere ignorata e trascurata dalle persone al potere. La crisi sanitaria ci ha mostrato le contraddizioni dell'attuale sistema economico e sociale, e ci ha costretti ad affrontare la realtà ascoltando la scienza".

REAZIONI A CATENA - L'avviso degli scienziati è "chiaro: rischiamo di spingerci troppo in là. Continuando a immettere CO2 in atmosfera ai livelli attuali supereremo il limite sicuro per evitare di innescare reazioni a catena irreversibili che sconvolgerebbero la vita umana sulla Terra. Gli incendi, gli uragani, la siccità, la distruzione dei raccolti, le alluvioni e le migrazioni stanno mietendo vittime oggi e di anno in anno rendono la vita sempre più difficile a milioni di persone in tutto il mondo".

DECENNIO CRUCIALE - "Questo decennio è cruciale - proseguono - le scelte che facciamo, le politiche che adottiamo sono determinanti per il futuro della nostra e delle prossime generazioni. A partire dal 2020 la curva delle emissioni deve iniziare a calare, e per farlo è vitale avviare la transizione ecologica. Ogni paese dovrà fare la sua parte, rispettando gli Accordi di Parigi. Questa pandemia è stata ed è ancora una tragedia. Ma molti scienziati ed economisti parlano chiaro: le misure per la ripartenza ci possono permettere di avviare la riconversione ecologica, risollevando l'economia e risolvendo allo stesso tempo molti problemi sociali del nostro Paese".

(Unioneonline/v.l.)
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