Più che uno scambio è l'incontro di due comunità, quella di Porto Torres e Borore, unite nel nome del martire San Gavino.

Una devozione per il santo che sancisce un forte rapporto a seguito del trasferimento di una parte delle sue reliquie nella chiesa oristanese dove ogni anno ad ottobre si festeggia San Gavino come a Porto Torres. Questa mattina a Borore in occasione della celebrazione del Santo, l'incontro fra i due sindaci, Sean Wheeler e Sebastiana Carboni, ha suggellato lo scambio di fede e di amicizia. "Condividiamo con la comunità di Borore, e tanti altri paesi della Sardegna e del mondo - ha detto il sindaco Wheeler - il culto in onore del martire Gavino e mi auguro che scambi di questo genere possano continuare anche in futuro". Erano stati i componenti del Comitato organizzatore "Sos Bainzos e Sas Bainzas de Borore" a richiedere formalmente l'arrivo parziale delle reliquie, una proposta giustificata dal fatto che tutti i componenti portano il nome di Gavina e Gavino.

Così parte delle spoglie del soldato Gavino decapitato a Turris Libisonis sotto l'Impero di Diocleziano e Massimiano sono giunte nella parrocchia campestre della Beata Vergine Assunta di Borore, grazie al consenso del parroco della basilica di San Gavino a Porto Torres, don Mario Tanca, che ha risposto positivamente alla richiesta inoltrata attraverso il parroco e viceparroco della chiesa del paese, Salvatore Pitzolu e Maurizio Demartis.
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