Dicono che le copie in giro per il mondo siano sedici, ma su questo dettaglio mancano certezze. Di sicuro una delle "Case 770" si trova in Italia - a Milano, in via Poerio 35 - e la prima, l'originale, è a Brooklin, Eastern Parkway, al civico 770, da cui prende il nome. Facciata neogotica che ricorda gli edifici olandesi, tre piani, un balconcino, ampie finestre dietro le quali si nascondono tante leggende e qualche mistero. L'edificio newyorkese è stato costruito negli anni Trenta e ha ospitato per diverso tempo un centro medico dove tra le altre cose si effettuavano aborti clandestini. Nel 1940 venne acquistato dal rabbino Yoseph Yitzchak Schneerson, arrivato da poco negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni naziste.

Ma è il genero ed erede Menachem Mendel Schneerson a trasformare la casa in un centro Chabad destinato all'aggregazione delle comunità ebraiche internazionali e alla diffusione della chassidut, gli insegnamenti dell'ebraismo.

La casa milanese è stata ristrutturata negli anni 90 e apparteneva già a una famiglia ebraica, anche se era fatiscente. Il rabbino Rav Garelik ha avuto il permesso di ricostruirla a immagine e somiglianza dell'edificio madre di New York. Gli edifici gemelli si trovano in America (Cleveland e Los Angeles), in Canada (Montreal), in Israele (in diverse città vicine a Gerusalemme, Tel Aviv e Haifa), in Brasile (San Paolo), in Argentina (Buenos Aires), in Australia (Melbourne), in Cile (Santiago), in Ucraina (Dnprodzerinsk) e infine in Russia a San Pietroburgo.

Tutte le copie sono state costruite per essere un punto di riferimento culturale per le città in cui vengono costruite: qui vengono organizzati eventi artistici e iniziative culinarie, ovviamente kosher per non disobbedire ai precetti contenuti nella Torah. La palazzina di Milano accoglie un centro per l'educazione ebraica con libreria, uffici e sala conferenze e ora è gestito dal rabbino Avraham Hazan e dalla moglie, come prevede la tradizione.

Il movimento di cui fanno parte, il Chabad-Lubavitch è una ramificazione dell'ebraismo "chassidico" e ne ventesimo secolo si è trasformato in un'organizzazione imponente, con una propria struttura gerarchica e amministrativa. Chabad è un acronimo ebraico di Chochmah, Binah, Da'at, che significano Saggezza, Comprensione e Conoscenza. Ma il movimento prende il nome anche da Lyubavichi, la città russa che ne ospitò la base per più d'un secolo. Le ultime stime dicono che conti oltre 200.000 membri, e circa un milione di ebrei partecipano a funzioni Chabad almeno una volta all'anno. Gli uomini di questa comunità sono facilmente riconoscibili: indossano i tipici cappelli neri in feltro e portano basette lunghe e barba.

La Casa Chabad è di ispirazione neogotica: lo si capisce dalla facciata di mattoncini rossi in tre porzioni, dove le due laterali sono perfettamente simmetriche rispetto a quella centrale. Poi il tetto a due falde molto inclinate, completato con guglie appuntite. E ancora: grandi finestre con cornici merlate.

All'interno, il progetto replicato in tutto il mondo prevede una sinagoga, un Kollel, cioè un luogo destinato allo studio superiore della Torah, una biblioteca destinata alla comunità ebraica, oltre ad una serie di uffici. Le Case 770 sono diventate così famose che diversi artisti hanno creato modelli e souvenir per riprodurre e ricordare l'edificio originario. La versione originale, quella di Brooklyn, viene visitata ogni anno da migliaia di turisti. Anche l'edificio milanese è una meta di pellegrinaggio turistico: su Tripadvisor si possono trovare decine di recensioni e commenti di viaggiatori.
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