Grazie ad un grande intervento di valorizzazione, riemerge con tutta la sua straordinaria bellezza il parco del monte di Sant'Antonio. Un intervento grazie al quale il Comune di Macomer sta dando forma, attraverso i cosiddetti Cantieri Verdi, ad un'opera di valorizzazione di rilevanza strategica, dal punto di vista ambientale, turistico, culturale, didattico e faunistico.

E' il più grande intervento per la sistemazione e valorizzazione del patrimonio boschivo e di quell'area ricca di storia, che rientra tra le priorità del progetto (che va oltre la manutenzione e la pulizia), con un finanziamento della Regione che vale centinaia di migliaia di euro e che sta interessando un'area vasta (sei ettari), oltre all'area de su Cantareddu e quella archeologica di Tamuli, con la manutenzione e pulizia e messa a dimora di un serbatoio per la riserva idrica nel centro faunistico sa Rocca Ruia.

Potature e miglioramenti boschivi saranno realizzati in località Bara, nei terreni in concessione ad Agris e negli spazi della fiera zootecnica. Ma è il parco sul monte che viene trasformato e dove viene alla luce un paesaggio per certi versi incantevole, impreziosito da altri interventi, con la realizzazione delle fontanelle con acqua potabile, con i tavoli e le cosiddette Furreddas.

La gestione del parco diventerà anche fonte di occupazione, dove potranno inserirsi associazioni e cooperative, anche con la creazione di un punto ristoro. Sempre in autunno sarà realizzata una scalinata, che conduce dal parco fino alla chiesetta, con l'utilizzo delle vecchie pietre di basalto che incorniciavano il corso Umberto. "Pietre che fanno parte della storia di Macomer e che continueranno ad essere utili per dare lustro ad una località tra le più belle della Sardegna".
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