A 40 anni dalla prima uscita, avvenuta per i tipi di Bompiani nel 1980, arriva una nuova edizione del "Nome della rosa" di Umberto Eco.

Si tratta, come la ricorrenza d'altronde suggerisce, di una edizione speciale, arricchita da un'appendice con i disegni inediti e gli appunti preparatori dello scrittore e semiologo di fama mondiale, e una nota critica di Mario Andreose.

Con questa pubblicazione, in uscita in libreria dal 21 maggio, anche "Il nome della rosa" entra nel catalogo della casa editrice La Nave di Teseo (fondata tra gli altri dallo stesso Eco con Elisabetta Sgarbi), a cui seguiranno in autunno altri due romanzi del celebre intellettuale, "Baudolino" e "Il cimitero di Praga", dopo la recente pubblicazione di "Il pendolo di Foucault". La Nave di Teseo sta ripubblicando tutti i libri di Eco via via che scadono i diritti del precedente editore, Bompiani.

I disegni e le annotazioni manoscritte del futuro autore del "Nome della rosa" testimoniano il minuzioso lavoro preparatorio prima della stesura del romanzo.

Il gruppo di disegni fu eseguito da Eco tra il 1976 e il '77, prima di mettere mano alla scrittura del racconto nel 1978. Eco chiamava quegli schizzi "l'arredo prima della scrittura", con cui lui si immaginava i personaggi, l'abbazia e la sua biblioteca.

I disegni saranno pubblicati nel volume al termine del romanzo dopo le "Postille" del 1983 dello stesso Eco, con una nota di Mario Andreose, presidente de La Nave di Teseo, e prima ancora editore letterario di Bompiani e grande amico dello scrittore e semiologo.

"Il nome della rosa", che ha rivelato al mondo il genio narrativo di Umberto Eco, con una illustre carriera accademica come titolare della cattedra di semiotica al Dams di Bologna, è un libro tradotto in 60 paesi e con all'attivo 50 milioni di copie vendute, di cui 7 milioni solo in Italia.

(Unioneonline/v.l.)
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