Cinquantotto poesie legate da un unico filo conduttore: la scrittura come processo di riabilitazione interiore. Si chiama "Insonnia, rehab", il primo libro di Brice Grudina, 30 anni, di Villaspeciosa. La collana, edita da Aga, nasce quasi per caso: "Ho iniziato a scrivere un anno fa, dopo un esame universitario su Arthur Rimbaud e I poeti maledetti", racconta l'autore che spiega il significato del titolo: "Insonnia perché scrivo sempre di notte, dall'una e mezza alle 5 del mattino. Il personaggio, mio omonimo alter ego trapiantato a Parigi, cerca di guarire dai suoi tormenti interiori attraverso la poesia, su suggerimento di una psicologa. Un processo di riabilitazione (rehab, appunto) che funziona".

La prima poesia di Grudina fu pubblicata su un settimanale. Dopodiché la collaborazione con la casa editrice "Pagine". Poi il desiderio di una collana tutta sua: "Ci sono riuscito anche grazie ai contatti con il mio docente Mario Selvaggio, ricercatore di Letteratura francese al dipartimento di Lettere, Lingue e beni culturali dell'Università di Cagliari; e Giovanni Dotoli, accademico che ha ricevuto diverse onorificenze a livello internazionale. Hanno apprezzato il mio lavoro inserendo le poesie nella collana L'Orizzonte da loro fondata insieme a Medina Arjona. Sono stato inserito tra l'altro nel loro gruppo artistico letterario Noria".

Nel libro le poesie sono intervallate da foto e dipinti su tela (come la copertina, a cura di Giulia Spano). Tutte ritraggono, rigorosamente, figure femminili: la fidanzata, la madre, parenti e amiche di Brice Grudina. "Ho voluto dare spazio alle donne", continua l'autore. "Considero la bellezza femminile superiore a quella maschile. Un segnale anche di sensibilizzazione verso i diritti delle donne e la parità di genere".

La prima presentazione del libro era prevista per il 28 marzo nell'Aula magna dell'Università. L'appuntamento è stato annullato a causa dell'emergenza per il Coronavirus. "Insonnia" sarà inoltre presentato a "L'Harmattan" di Parigi, casa editrice e libreria internazionale della poesia a due passi dalla Sorbona.
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