Una quarantina di opere tra quadri colorati e disegni a matita nera esposti al Palazzo del Marchese fino a domani. È la mostra dei pittori Dario Madarese e Ignazio Fancellu, due artisti diversi, due storie diverse, ma entrambi di Porto Torres.

L'esposizione aperta il 23 dicembre, con orari dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, ha avuto un successo di pubblico, con visitatori che non hanno rinunciato ad ammirare le nuove collezioni 2019 dei due maestri. Un'esplosione di colori, gli acrilici su tela di Dario Madarese, 67 anni, sassarese da dieci anni turritano d'adozione, colpiscono per gli splendidi paesaggi variopinti, colori accesi dal verde al rosso che tracciano le nature morte, i paesaggi, le figure femminili e le loro acconciature, ispirandosi ai grandi maestri della pittura francese.

"Da Gauguin a Monet, da Renoir e fino a Van Ghog ne ho ripreso i motivi più espressivi - spiega Madarese - da autodidatta ho miscelato tutto chiudendomi in una nicchia per poi studiare e creare qualcosa di personale, così è venuta fuori l'ultima mia produzione del 2019". Pennelli in mano dall'età di 16 anni ha coltivato la passione della pittura frequentando vari pittori sardi in particolare sassaresi.

Nel Palazzo del Marchese il suo coinquilino è il pittore turritano doc, Ignazio Fancellu, 79 anni, una passione che coltiva da anni, concentrata in particolare sulla tecnica del disegno a matita, ombre chiaro-scure che mettono in primo piano gli strumenti dei grandi musicisti come Daniele Di Bonaventura e Paolo Fresu. Particolari ricercati in tutte le sue opere, ad olio e in acrilico, messi in evidenza su uno sfondo nero dove il movimento musicale ruba la scena.

"Mi dedico spesso ai disegni con la matita mettendo in evidenza il metallo e l'ottone degli strumenti - dice Fancellu - ma amo disegnare anche i ritratti come quello dell'attore Edoardo De Filippo, come pure tanti paesaggi e simboli della città di Porto Torres".

Non mancano dipinti sulla poetessa dell'arte Maria Lai, le feste religiose e della tradizione locale, esaltate nel suo aspetto religioso e di festività come la processione della decapitazione di San Gavino, patrono di Porto Torres.
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