Porta la firma anche dei ricercatori italiani la scoperta del più antico "inquinamento" ambientale nell'Universo.

Si tratta di gigantesche nuvole di carbonio intorno alla galassie primordiali, identificate da un gruppo di studio internazionale e che raccoglie anche un team di cosmologia della Scuola Normale di Pisa, guidato da Andrea Ferrara.

Gli scienziati hanno identificato le nuvole di carbonio gassoso che si estendono per oltre un raggio di 30mila anni luce attorno a galassie primordiali distanti circa 13 miliardi di anni luce dalla Terra.

Utilizzati allo scopo una serie di dati raccolti da Alma (Atacama Large Millimeter Array), il più potente radiotelescopio al mondo, costituito da 66 antenne collocate sulle Ande del Cile.

Evidenze mostrano per la prima volta come gli atomi di carbonio prodotti all'interno delle stelle primordiali siano stati trasportati a grandi distanze da potentissimi venti galattici, "inquinando" lo spazio tra le galassie.

Poiché nessuno studio teorico aveva previsto l'esistenza di questi enormi "bozzoli" di carbonio attorno alle prime galassie, la scoperta - come precisano dalla Scuola Normale di Pisa - potrebbe richiedere una sostanziale revisione della nostra comprensione dell'evoluzione cosmica.

(Unioneonline/v.l.)
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