Il Distretto Aerospaziale della Sardegna (Dass) utilizzerà per i prossimi quattro anni l'aviosuperficie di Perdasdefogu per lo sviluppo di piattaforme di test, validazione e certificazione di droni.

Il provvedimento in attesa che l'aeroporto di Tortolì-Arbatax, a suo tempo oggetto di un contratto di utilizzo, possa riaprire nei prossimi mesi, e in assenza di informazioni sul futuro di Fenosu, altro spazio nel mirino del Dass.

L'aviosuperficie di Perdasdefogu, già in passato teatro di test di volo del drone Falco della Galileo Selex, oggi Leonardo, copre un'area di circa 12 ettari e dispone di una pista di volo di 675 metri di lunghezza e 24 di larghezza, adeguati spazi di parcheggio, due hangar con struttura in acciaio da 360 e 224 metri quadri alti rispettivamente 3,5 e 3 metri, una torre di controllo aperta di 16 mq alta 7 metri, una club house di 82 mq e due magazzini, uno di 16 e l'altro di 30 mq.

Si trova inoltre in posizione privilegiata rispetto al Poligono interforze del Salto di Quirra, beneficiando di spazi aerei e infrastrutture tecnologiche di avanguardia disponibili con i sistemi di tracciamento avanzati e la sala controllo, in forza dell'accordo quadro del 2018.

"Un'iniziativa - spiega il presidente del Dass, Giacomo Cao - che rientra in un giro d'affari che si attesta attualmente in oltre 8 miliardi di dollari annui a livello mondiale e che può portare significative ricadute economiche e occupazionali nei nostri territori".

(Unioneonline/v.l.)
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