A Cagliari va in scena l’omaggio a Maria Callas, indimenticabile soprano e icona dell'opera lirica, con “Callas” di Laura Corradi per ErsiliaDanza, in cartellone stasera, venerdì 1 novembre, alle 21 a Sa Manifattura, sotto le insegne del FIND 37 / XXXVII Festival Internazionale Nuova Danza organizzato da Maya Inc.

Un affascinante racconto per quadri dedicato alla grande artista, splendida interprete di eroine come Carmen e Violetta, Mimì e Madama Butterfly, Norma e Lucia di Lammermoor. Sotto i riflettori Marco Mantovani, Alberto Munarin, Carlotta Plebs e Midori Watanabe per un viaggio sulle note del melodramma, con le più celebri arie cantate da quella voce inconfondibile, “unica e irripetibile, precisa, potente, drammatica. Come nessuna, quella voce aveva dell’irreale, perché andava oltre le potenzialità umane”.

“Callas” di Laura Corradi sarà in cartellone anche domenica 3 novembre alle 19 al Teatro Moderno di Monserrato sempre nell'ambito del FIND 37.

Sa Manifattura di Cagliari ospita anche gli altri appuntamenti del weekend nel capoluogo: domani alle 21 la Serata Explò – Anticorpi XL con “Sarajevo” di Gennaro Andrea Lauro, “Ritornello” di Greta Francolini e “Manbuhsa” di Pablo Girolami, in scena con Giacomo Todeschi.

A seguire, alle 21.45, “Fiore di Loto” con Agnese Fois, Camilla Soru, Cristiana Camba, Daniela Vitellaro e Rachele Montis, per la regia di Senio G. B. Dattena, sul tema complesso e attuale del femminicidio, una produzione ASMED/Balletto di Sardegna.

E domenica 3 novembre dalle 20 l'AperiDanza a cura di Silvia Bandini e Marco Caredda, con Michele Uccheddu, Stefano Serra, gli studenti del LAC e due coreografie: “Materlucis” di e con Simona Perrella e “Where Else?” di Marta Bellu per Versilia Danza.

FIND 37 prosegue martedì 5 novembre alle 21 dall'Auditorium del Conservatorio di Cagliari con “Apriti ai nostri baci” del Gruppo E-Motion con regia e coreografia di Francesca La Cava, drammaturgia di Guido Barbieri, musica e live electronics di Fabio Cifariello Ciardi.

Un visionario e poetico spettacolo sul significato del muro, “dove ci si appoggia per piangere, per cercare le crepe da riparare o da allargare, semplicemente per superarlo, per curiosare, per capire da che lato stare”.

L.P.
© Riproduzione riservata