Da Cézanne a Van Gogh, da Manet a Degas. Sono una cinquantina le opere in esposizione a Milano, nelle splendide sale di Palazzo Reale nella mostra "Guggenheim.

La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso". Inaugurata il 17 ottobre scorso, l'esposizione resta aperta fino al 9 febbraio 2020. Si possono ammirare i capolavori dei grandi maestri impressionisti, post-impressionisti e delle avanguardie dei primi del Novecento.

L'esposizione racconta la straordinaria collezione che negli anni Justin K. Thannhauser costruì per poi donarla, nel 1963, alla Solomon R. Guggenheim Foundation, che da allora la espone in modo permanente in una sezione del grande museo di New York.

Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale, Mondo Mostre Skira e organizzata in collaborazione con The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York, la mostra è curata da Megan Fontanella. È la prima volta che i più importanti capolavori della collezione Thannhauser del Guggenheim arrivano in Europa: dopo la prima tappa al Guggenheim di Bilbao e la seconda all'Hotel de Caumont di Aix-en-Provence, Palazzo Reale a Milano rappresenta la tappa conclusiva della mostra, al termine della quale queste splendide opere ritorneranno a New York.

Tra le opere presentate a Milano troviamo dunque due dipinti di Pierre-Auguste Renoir: Donna con pappagallino (1871) e Natura morta: fiori (1885); quattro dipinti di Georges Braque, tra cui Paesaggio vicino ad Anversa (1906), Chitarra, bicchiere e piatto di frutta su un buffet (1919), Teiera su fondo giallo (1955) appartenuti a Thannhauser, a confronto con Natura morta (1926-1927) di proprietà del Guggenheim. Di Paul Cézanne sono esposte sei opere, tra cui quattro dei Thannhauser - i due paesaggi Dintorni del Jas de Bouffan (1885-1887) e il magnifico Bibémus (1894-1895), luoghi nei dintorni della Montagna Sainte-Victoire, dove l'artista aveva affittato un capanno per dipingere in solitudine, usando i colori della Provenza e le due nature morte, Fiasco, bicchiere e vasellame (c. 1877) e Piatto di pesche (1879-1880) - messi a confronto con un altro paesaggio e al celebre Uomo con le braccia incrociate (c. 1899), prima opera di Cézanne acquisita dal Guggenheim nel 1954. Thannhauser aveva collezionato varie opere di Edgar Degas, delle quali in mostra sono esposte tre splendide sculture in bronzo realizzate tra la fine dell'Ottocento e il primo decennio del Novecento.

Dei primi anni del Novecento è un altro bellissimo bronzo: Donna con granchio di Aristide Maillol. Nel 1928 la galleria Thannhauser di Berlino aveva organizzato una grande retrospettiva di Paul Gauguin: a Milano arriva un suo meraviglioso paesaggio Haere Mai del 1891, dipinto a Tahiti, che riflette l'idealizzazione romantica di un paradiso puro. Altro celebre artista collezionato da Thannhauser è stato Edouard Manet: Davanti allo specchio (1876); si tratta di un quadro molto intimo, dalle pennellate libere e sfumate. Accanto a questa troviamo Donna col vestito a righe (c. 1877-1880). Di Claude Monet è esposto il paesaggio italiano, Il Palazzo Ducale, visto da San Giorgio Maggiore (1908), donato al Guggenheim da Hilde Thannhauser. Di Vincent van Gogh sono presenti tre opere: Le viaduc (1887), influenzato da artisti francesi impressionisti e post impressionisti e restaurato nel 2018 a cura del Guggenheim; Paesaggio innevato (1888) e Montagne a Saint-Rémy (1889). Un capitolo speciale meritano le opere di Pablo Picasso, grande amico di Justin Thannhauser: in mostra troviamo ben tredici opere, di cui dodici dei Thannhauser e una, Paesaggio di Céret (1911), del Guggenheim; si va dal 1900 al 1965 con quadri straordinari: Le Moulin de la Galette, Il torero (1900); Al Caffè Il quattordici luglio (1901), opere dipinte dall'artista ventenne nel corso del suo primo soggiorno a Parigi; Fernanda con la mantella nera (c. 1905) di ispirazione fauvista; Donna in poltrona (1922) ispirata alla statuaria antica; la favolosa Donna con i capelli gialli (1931), ritratto di Marie-Thérèse Walter; Natura morta: fruttiera e caraffa (1937); Natura morta: frutti e vaso (1939); Giardino a Vallauris (1953); Due piccioni dalle ali spiegate (1960) e L'aragosta e il gatto (1965). Insieme alle magnifiche opere della collezione Thannhauser, la Guggenheim Foundation ha scelto di esporre alcuni altri prestigiosi lavori degli stessi celebri artisti o di altri grandi maestri.

A Milano sono dunque presentate: di Henri Rousseau Gli artiglieri (c. 1893-1895) e I giocatori di football (1908), già posseduto da Justin Thannhauser nel 1910 e poi venduto; di Georges Seurat tre magnifici quadri a tema rurale realizzati tra il 1882 e il 1883: Contadine al lavoro, Contadino con la vanga e Contadina seduta nell'erba; di Robert Delaunay La città (1911), che fece parte della prima mostra del Cavaliere azzurro organizzata a Monaco da Thannhauser nel 1911-12; di André Derain Ritratto di giovane uomo (c. 1913-1914); di Juan Gris Le ciliegie(1915); di Vasily Kandinsky, Montagna blu (1908-1909); di Paul Klee Letto di fiori (1913) dove il soggetto naturalista viene dissimulato utilizzando forme frammentate dai colori dissonanti; di Franz Marc, altro artista del gruppo, Mucca gialla (1911); di Henri Matisse Nudo, paesaggio soleggiato (c.1909-1912).

Se la collezione Thannhauser rappresenta un gioiello per il Museo Guggenheim che all'inizio degli anni Sessanta contava su un piccolo numero di opere impressioniste e postimpressioniste, a sua volta il museo americano con questa mostra omaggia il grande collezionista tedesco portando in Europa opere di eccezionale qualità.

Al Museo Guggenheim questa collezione viene ammirata ogni giorno da centinaia di americani e di turisti; a Milano per alcuni mesi queste opere favolose rendono nuovamente omaggio al ruolo di questa famiglia nella difesa e nella promozione degli artisti di avanguardia europei durante oltre mezzo secolo.
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