A Santa Margherita di Pula l'hanno ribattezzata "la macchina di Fiorello". Perché il cantante, imitatore, one-show-man per antonomasia dello spettacolo italiano, la usa per gli spostamenti giornalieri casa-spiaggia-circolo di tennis del Forte Village e supermarket della cantoniera per la spesa nella sua patria d'adozione, almeno per le vacanze, il Sud Sardegna.

Sicuramente le zone di mare sono l'habitat ideale della Citroen Mehari, la rivoluzionaria vettura della casa francese che quest'anno ha superato il mezzo secolo di vita. Per un semplice motivo: la salsedine non può aggredire la carrozzeria, interamente in plastica colorata. Così negli anni la Mehari è diventata la vettura da spiaggia più utilizzata in certi angoli del mondo.

In Sardegna - per esempio - è molto frequente incontrarne esemplari più o meno datati a Carloforte, a La Maddalena, a Villasimius, Costa Rei e appunto a Pula.

Fiorello (Archivio L'Unione Sarda)
Fiorello (Archivio L'Unione Sarda)
Fiorello (Archivio L'Unione Sarda)

Nel suo look più sbarazzino: parabrezza interamente abbassato, vento in faccia al guidatore come se si fosse in sella a una moto, senza i vetri in plastica trasparenti montati di solito per l'inverno nelle zone più fredde. Pratica, essenziale: basta un getto d'acqua per lavarla, mentre per le riparazioni più banali della carrozzeria è sufficiente un minimo di dimestichezza con la lana di vetro, la componente che solidifica e un po' di pazienza.

Forse non sarà ecologica, nel 1969 non uscivano dalle catene di montaggio francesi con la marmitta catalitica, ma sicuramente economica: il consumo è basso, siamo attorno ai 15 chilometri con un litro di benzina. Merito della meccanica, 600 di cilindrata, derivata dai motori boxer di alcune moto prima della guerra.

Concezione in linea con il suo nome: la piccola jeep della Citroen è stata battezzata con il nome di una specie del dromedario, animale padrone del deserto africano E il Nord Africa è un altro degli habitat più conosciuti di questa vettura: la Citroen ha realizzato della Mehari allestimenti quattro ruote motrici montando due motori, uno davanti e l'altro indietro, in dotazione alle forze armate transalpine nell'Africa sahariana. Pezzi ricercatissimi dai collezionisti.

La Mehari sul set dell'Isola di Pietro a Carloforte (L'Unione Sarda - Carta)
La Mehari sul set dell'Isola di Pietro a Carloforte (L'Unione Sarda - Carta)
La Mehari sul set dell'Isola di Pietro a Carloforte (L'Unione Sarda - Carta)

La Mehari , come tante auto della storia dei motori per certi versi uniche e particolari, vanta numerosi tentativi di imitazione (Fiat 600 jungla, Mini Moke, Renault Rodéo, Volkswagen Pescaccia, più le Bianchine, le 600 e le 500 "spiaggine" con sedili in vimini e senza copertura superiore). Il successo dell'originale è in parte derivato da quello della 2cv, l'auto pensata tra le due guerre mondiali in Francia per motorizzare chi abitava nelle campagne.

La leggenda narra che l'ordine di monsieur Citroen ai suoi ingegneri sia stato quello di creare un'auto che si potesse guidare da una persona con un cappello in testa e così ammortizzata da poter trasportare un cesto di uova in un terreno accidentato senza romperne neanche una.

Il successo della Mehari, prodotta in 144.953 esemplari, secondo i dati ufficiali della casa francese, si è consolidato dall'ambito strettamente collezionistico: la sua valutazione oggi può raggiungere anche i 15mila euro, a patto che le condizioni di meccanica e della carrozzeria siano ottimali.

La valutazione secondo le riviste specializzate oscilla tra gli otto e i diecimila euro, mentre nelle case d'asta europee che vanno per la maggiore come Catawiki, anche attualmente si parte da circa 5 mila euro per superare i diecimila.

Sicuramente il prezzo tende a lievitare a ogni estate e a ogni passaggio televisivo. Proprio per il fatto di non avere di fatto una carrozzeria portante e perché si guida open air, è stata scelta negli anni da numerosi registi, come accade anche per altre vetture cabriolet.

Nella prima serie dell'Isola di Pietro, per esempio, la fiction girata a Carloforte e trasmessa su Canale 5, una delle protagoniste, l'attrice Chiara Baschetti, nella serie la figlia poliziotta del medico interpretato da Gianni Morandi, va in giro per l'Isola proprio con la vecchia Mehari color sabbia appartenuta alla madre.

E a Carloforte, fiction a parte, esiste un mercato fiorente di Citroen Mehari, vetture spesso lasciate dai turisti tutto l'anno ma utilizzate soltanto per le vacanze estive. Così come avviene in Costa Smeralda, a Villasimius appunto a Santa Margherita di Pula. Vero, Fiorello?
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