Era attaccato al muro in una casa di Compiègne, a nord di Parigi, ma è stato autenticato come un quadro del grande Cimabue, il "Cristo deriso": ad annunciarlo il laboratorio di periti Turquin, esperto in arte antica.

Si tratta di un'opera su legno di piccole dimensioni, dipinta a tempera a uovo su fondo dorato. Stimata fra 4 e 6 milioni di euro, sarà messa all'asta, a Senlis, il 27 ottobre.

Le opere di Cimabue sono rarissime e quello di Compiègne risulta essere il primo ritrovamento da decine di anni a questa parte. A segnalare l'opera alla casa d'Aste Actéon di Compiègne, che lo ha fatto valutare dalla Maison Turquin, è stata un'anziana signora che viveva in quella casa del nord della Francia. Il quadro era appeso tra il salone e la cucina e la famiglia aveva sempre pensato che si trattasse di una banale icona. La riflettografia infrarossa ha poi rivelato un eccellente stato di conservazione, e il confronto dell'opera con altri quadri di Cimabue non lascia alcun dubbio sul fatto che si tratta della stessa "mano" del maestro fiorentino.

Secondo il laboratorio di periti, il quadro ritrovato è un probabile elemento di un dittico del 1280, nel quale erano rappresentate, probabilmente su otto pannelli di simili dimensioni, alcune scene della Passione di Cristo. Fino ad oggi, di questi pannelli, se ne conoscevano due: "La Flagellazione" della Frick Collection di New York, e la "Maestà con due angeli", conservata alla National Gallery di Londra.

(Unioneonline/v.l.)
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