Importante riconoscimento per Giorgio Metta, nominato direttore scientifico dell'Istituto italiano di tecnologia (Iit).

L'ingegnere 49enne nato a Cagliari, è noto al grande pubblico come "papà" del robot umanoide iCub.

Il suo mandato, che durerà quattro anni, arriva dopo il passaggio di Roberto Cingolani, che ha plasmato l'Iit fin dalla sua nascita, a Chief Technology Innovation Officer di Leonardo.

La nomina è stata annunciata attraverso un video informale, un'intervista doppia pubblicata su YouTube. Metta, che finora aveva ricoperto il ruolo di vicedirettore scientifico dell'Iit, sa già che ad attenderlo c'è "tanto lavoro come sempre, ma diverso", perché non sarà più "direttamente ricercatore ma gestore di tanti ricercatori". E non teme confronti con Cingolani, da cui invece si aspetta collaborazione nel segno dell'amicizia che li lega ormai da 12 anni.

"L'Iit è diventata quasi una casa, visto il tempo che ci si passa dentro - spiega Metta con grande semplicità - ma è anche il sogno e la possibilità di fare ricerca in Italia e di farla ad alto livello per competere su scala internazionale".

A dimostrarlo sono i numeri: lo staff complessivo di Iit conta ad oggi 1.700 persone provenienti da oltre 60 Paesi, l'età media è di 35 anni, il 42% è composto da donne e il 49% dei ricercatori proviene dall'estero (di cui il 14% sono italiani rientrati). Oltre al quartier generale di Genova, ci sono anche 11 centri di ricerca distribuiti sul territorio nazionale, oltre a 2 all'estero (all'Harvard Medical School e al Mit, negli Stati Uniti). "Metta prende in mano un grande istituto internazionale che saprà far crescere al meglio", sottolinea Cingolani. "Auguro a Giorgio di avere grandissimo successo e che la sua visione diventi realtà".

IL PROFILO - Giorgio Metta è laureato in Ingegneria elettronica con lode e ha ottenuto un PhD all'Università di Genova. Dal 2001 al 2002 è stato ricercatore del prestigioso AI-Lab del Massachusetts Institute of Technology (Mit). Ha lavorato all'Università di Genova e, dal 2012, è anche professore di Robotica Cognitiva all'Università di Plymouth, in Gran Bretagna. Ha gestito per conto di Iit i rapporti con gli

enti finanziatori e le relazioni internazionali. È coinvolto in due dei Competence Center nati nell'ambito del Piano del Governo italiano Industria 4.0 (Artes 4.0 e Start 4.0) ed è stato uno dei tre rappresentanti italiani al G7 del 2018 sull'Intelligenza Artificiale per il Ministero dello Sviluppo Economico.

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(Unioneonline/v.l.)
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