Genitori "spioni" a caccia di informazioni sui social. Ma a fin di bene. Per aiutare i giovani in difficoltà.

L'iniziativa si chiama "Indipendentemente" ed è promossa dal Comune di Cabras. La regia è dell'assessore alle Politiche sociali Alessandra Spanu: "Per intervenire nel mondo difficile dell'adolescenza abbiamo bisogno di dati certi. Solo in questo modo possiamo mettere in piedi progetti educativi specifici e mirati. Tutto questo sarà possibile grazie alle informazioni che riceveremo".

Si tratta di un progetto messo in collaborazione con la Questura, il Serd di Oristano e l'Istituto di formazione nel settore psico socio-sanitario. "Non è un'attività di spionaggio - tiene a precisare l'assessore -, anzi. Del resto oggi tutti gli adolescenti postano immagini nei loro profili Facebook e Instagram rendendo pubblica la loro vita. Grazie a questo progetto le famiglie che fanno parte del comitato 'Genitori digitali' non fanno altro che segnalare delle situazioni dubbie agli enti competenti, quindi o alla polizia postale o l'ufficio minori della Questura. Poi sono loro a decidere se trasformare le informazioni in materia di indagine".

"Il nostro obiettivo è aiutare i giovani in difficoltà - va avanti Spanu -, soprattutto quelli che ancora non hanno capito che il mondo dei social rappresenta la realtà. L'importante è agire in maniera chiara e limpida, senza utilizzare quindi profili falsi. Noi in questo modo stiamo cercando di intervenire a monte. Per evitare quindi di spendere tante risorse sulle emergenze. La prevenzione serve proprio a questo".
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