Nella suggestiva location del nuraghe Diana, sulla Baia Azzurra di Is Mortorius, è stato presentato stamattina il programma "Incanti", finalizzato alla valorizzazione del sito archeologico.

Sino a dicembre saranno tanti gli eventi tra cultura, tradizione, folklore, storia e archeologia. In questo modo "Quartu punta ad un ruolo strategico nella Città Metropolitana", come ha ricordato il sindaco Stefano Delunas.

Il progetto, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, è realizzato dall'amministrazione Comunale di Quartu Sant'Elena con la collaborazione del Ministero per i beni e le attività culturali, dell'Agenzia conservatoria delle coste e della Pro Loco, che per la stesura, l'organizzazione e la realizzazione del programma ha voluto avvalersi dell'esperienza di Patrizia Zuncheddu, nominata responsabile scientifico.

Il programma prevede un'intensa attività culturale e musicale a cadenza settimanale fino al mese di dicembre.

Quaranta serate, sia il sabato che la domenica, tra visite guidate volte alla conoscenza del Nuraghe, laboratori sull'archeologia, eventi di musica classica e jazz, rappresentazioni teatrali e tanto altro. Un ampio corpus di iniziative, quindi, che danno il via alla concretizzazione di quello che è l'obiettivo dichiarato dall'Amministrazione, ovvero la nascita di un Polo museale nel territorio quartese, che appunto comprende anche il sito archeologico di Is Mortorius.

Il progetto del Polo museale oltre il nuraghe Diana include anche l'ex convento dei Cappuccini e da Sa Dom'e Farra.

"Siamo davvero felici di avviare questo programma che vuole finalmente dare la giusta visibilità a questo sito archeologico, un unico nella città metropolitana, sia per le caratteristiche archeologiche che per la posizione panoramica - spiega l'assessore alla Cultura e ai Beni culturali Lucia Baire -. Vogliamo far crescere il turismo culturale in città e allo stresso tempo permettere ai quartesi di godere della bellezza del nostro territorio".

Il sito del Nuraghe Diana si trova ad appena 20 chilometri da Cagliari, e quindi anche dal porto e dall'aeroporto, con un notevole flusso turistico da intercettare. "È quindi comprensibile - ha detto il sindaco Delunas - il ruolo strategico che può e deve assumere il sito per l'intera Città Metropolitana. Vogliamo creare una rete culturale capace di valorizzare i siti cittadini e accrescere la nostra offerta".

Intervenuti nel dibattito anche il Commissario straordinario dell'Agenzia conservatoria delle coste della Sardegna Francesco Cilloccu, la Soprintendente archeologia, Maura Picciau, il presidente della Pro loco Efisio Protto e Patrizia Zuncheddu, responsabile scientifico del progetto.
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