Una ricerca di frontiera, che da oltre 40 anni sta inseguendo il sogno di Albert Einstein, ossia comprendere all'interno di un'unica teoria la fisica della gravità e quella delle particelle.

Parliamo della "Supergravità", che è valsa al ricercatore italiano Sergio Ferrara, insieme agli studiosi Daniel Freedman (Mit e Stanford University) e Peter van Nieuwenhuizen (Stony Brook University) il celebre riconoscimento Breakthrough, considerato l'Oscar della scienza e prestigioso come il Nobel.

La consegna del ricnoscimento, del valore di 3 milioni di dollari, è in programma negli Stati Uniti il 3 novembre, nello storico Hangar 1 della Nasa, vicino a Mountain View.

Il premio, voluto dal miliardario Yuri Milner con Sergey Brin (Google), Mark Zuckerberg (Facebook) e Jack Ma (Alibaba), è rivolto alle ricerche di frontiera e che sanno di futuro, come, appunto, la teoria della Supergravità, che un giorno potrebbe trovare conferma nella scoperta di particelle capaci di dimostrarne la fondatezza, ad esempio identificando le particelle che potrebbero costituire la materia oscura, ossia la materia invisibile e ancora inafferrabile che occupa circa il 25% dell'universo.

Da tempo, infatti, ci si aspetta qualcosa di nuovo, capace di superare la teoria di riferimento della fisica contemporanea chiamata "Modello Standard", e di descrivere aspetti della natura finora misteriosi, come la materia oscura. Si attende, cioè, di fare il primo passo in quel territorio sconosciuto che viene chiamato "nuova fisica" e che il Modello Standard non è in grado di descrivere.

GRANDE EMOZIONE - "È stata una grande sorpresa, non ci pensavamo assolutamente", il commento di Sergio Ferrara riferendosi anche ai colleghi premiati con lu, l'americano Freedman e l'olandese van Nieuwenhuizen. "In passato ho vinto premi importanti, ma non di questa caratura: francamente non ci aspettavamo questo premio, così prestigioso da essere confrontabile al Nobel e assegnato da scienziati di altissimo livello: siamo molto contenti. Se mi chiedessero: 'preferisci il Nobel o il Breakthrough?',risponderei che il Nobel ha una limitazione in quanto possono vincere solo in tre".

Nato a Roma 74 anni fa, Ferrara vive a Ginevra ma i suoi rapporti con l'Italia sono sempre stati saldi e intensi. "Ho collaborato con moltissimi italiani e ho ancora molti collaboratori a Torino e Pisa. Ho anche un ottimo giudizio sulla scuola italiana di Fisica e un giudizio estremamente positivi dei moltissimi italiani che lavorano qui al Cern".

(Unioneonline/v.l.)
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