Malumori a Sedilo per le norme troppo stringenti per l'Ardia.

Conclusa la due giorni della sfrenata corsa a cavallo in onore di Costantino Imperatore, il sindaco Salvatore Pes annuncia che dal prossimo anno la gestione del grosso evento che richiama a Sedilo migliaia di turisti e pellegrini sarà nuovamente del paese.

"Vanno bene i tavoli tecnici, ma non chiederemo il parere della Commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli", annuncia il primo cittadino.

Un parere che di fatto è solo consultivo, ma che quest'anno ha creato non pochi malumori.

Il sopralluogo al santuario è stato fatto alla vigilia dell'Ardia, si è concluso di fatto senza un parere.

Quest'ultimo non è stato rilasciato perché il verdetto della Commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli deve essere unanime, ma il sindaco ha espresso un giudizio negativo, esasperato dalle prescrizioni stringenti e le richieste difficilmente attuabili.

Si chiedevano ad esempio collaudi di idoneità statica per i palchetti per le telecamere o che fosse interdetta al pubblico anche la parte alta del santuario. Ed ancora che il pubblico non entrasse in contatto con i cavalli.

"È impensabile allontanare il pubblico dai cavalli. L'Ardia è una processione religiosa e la vicinanza di cavalli e pubblico è inevitabile, il contrario vorrebbe dire snaturarla. All'Ardia della sera sono dovuto personalmente intervenire nei confronti di alcuni che intendevano impedire la vicinanza di fedeli e spettatori alle pandele, quasi come se i cavalieri e i cavalli avessero la peste", dice Pes.

Quindi spiega: "La Commissione in questi anni ha generato un processo di metamorfosi minando l'autenticità dell'Ardia. Purtroppo nell'edizione corrente non abbiamo avuto il tempo materiale per predisporre un nuovo piano adeguato per reimpadronirci dei nostri valori legati all'Ardia. L'amministrazione, la Chiesa, l'associazione, Sos Fusileris i Sedilesi e di tutte le persone che amano l'Ardia, da subito lavoreranno affinché i valori che ci hanno trasmesso i nostri genitori possano riemergere. Nel 2020 cavalieri, cavalli, fedeli e turisti non saranno più entità distinte a dovranno nuovamente far parte di un sistema che si chiama Ardia. Non siamo più disposti ad accettare intromissioni da parte di coloro che intendono dare disposizioni a tavolino senza conoscere alcunché delle tradizioni, usi e consuetudini di un popolo e di una comunità".

Linea quindi dura da parte del Comune.

Intanto il primo cittadino annuncia anche che dal prossimo anno saranno conclusi i lavori di riqualificazione del santuario di San Costantino che saranno avviati subito dopo l'Ardia a piedi.

Il pubblico potrà nuovamente sistemarsi anche lungo la discesa da Su Frontigheddu e a Su Forte. Zone entrambe oggi vietate nei momenti in cui si corre l'Ardia.
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