A una settimana dal Pride di Cagliari, anche Silanus si aggiunge ai comuni che supportano la manifestazione, affiggendo la bandiera arcobaleno in municipio.

L'iniziativa nasce dalla collaborazione tra amministrazione comunale, associazione ProPositivo, il Forum Giovani e l'Arc di Cagliari.

"Silanus e Macomer - dice Giulia Masia, collaboratrice di Arc e ProPositivo - sono i primi comuni del Marghine che per la prima volta nella propria storia appoggiano ufficialmente il più importante evento di emancipazione della comunità LGBTQ+. Altri comuni intanto hanno già mostrato interesse".

Un gesto importante per il sindaco Gian Pietro Arca: "L'Italia - afferma - è tra i pochi paesi Ocse in controtendenza, dove l'indice di percezione e accettazione dell'omosessualità è diminuito rispetto a 20 anni fa, mentre le aggressioni omofobe sono in crescita".

L'emancipazione sessuale resta dunque una sfida aperta e tortuosa, secondo Gian Luca Atzori, presidente di ProPositivo: "Nel Bel Paese - spiega - ci sono 50 vittime di omofobia ogni giorno, 20mila richieste di aiuto, di cui circa 3200 minorenni, ma solo 1 su 40 ha il coraggio di denunciare".

Dello stesso avviso Rita Morittu, assessore alla Cultura: "Molti hanno stereotipato il Pride come una forma di perversione - precisa - ma nella storia è stata proprio la carica irriverente e fuori dagli schemi della manifestazione che ha permesso a grandi movimenti di tutela di diritti di svilupparsi, trasformando una battaglia di liberazione da quella che sarebbe potuta divenire una violenta guerra di redenzione a una festa pacifica in grado di contagiare il mondo intero".
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