Mancava ormai da 5 anni ma domani, grazie alla Pro Loco, si rispolvera una tradizione che affonda le sue radici nel lontano passato.

Nella spledida cornice de s'Ortu Mannu, all'ombra degli oltre 700 ulivi plurisecolari, torna "sa Tundimenta" durante la quale una decina di esperti con 30 pecore a disposizione illustreranno l'arte della tosatura tradizionale ("a ferrusu", cioè con le forbici) e quella più moderna e veloce praticata con le macchinette elettriche.

La tosatura non sarà però l'unica attrazione: "Riprodurremo, in pratica, la classica vita negli ovili con tutte le incombenze a cui l'allevatore doveva far fronte in questo periodo dell'anno nel quale gli ovini devono essere liberate del loro manto invernale", spiega il presidente della Pro Loco Gavino Spiga.

Il programma prevede dalle 10 dimostrazioni di mungitura e di tosatura tradizionale e moderna alle quali seguirà la preparazione, sul momento, di formaggio e ricotta.

Alle 13 il pranzo a base di gnocchetti e pecora in cappotto nella tensostruttura del grande uliveto storico.

Per la prossima edizione si annunciano già grandi cambiamenti: "L'anno prossimo - annuncia Spiga - intendiamo rispolverare la tradizione che fino al 2014 vedeva una giuria di esperti giudicare la gara di tosatura in base alla qualità della stessa, all'assenza di danni agli animali, nei quali non si devono notare i cosiddetti 'pizzichini' di sangue, e al tempo impiegato. I premi per quella che era una vera festa molto partecipata consistevano in piccole e ambitissime spille d'oro e d'argento a forma di forbice per i primi tre classificati".
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