La devozione dei tre Santi Martiri, Gavino, Proto e Gianuario, un cammino di fede che unisce le comunità di Porto Torres e Sassari come pure i paesi vicini.

Succede da oltre millesettecento anni, un percorso di storia e tradizioni raccontato nella tre giorni della Festha Manna, evento religioso e culturale che si terrà dall'8 al dieci giugno.

"Porto Torres e Sassari hanno radici spirituali comuni - ha affermato l'arcivescovo di Sassari, Gianfranco Saba - qui ci sono le fonti della nostra fede, il richiamo ai nostri legami, uno dei monumenti più significativi, la Basilica di San Gavino. Il segno del pellegrinaggio è il segno di una chiesa in cammino: le persone si uniscono, si aiutano, si sostengono, proprio come accade durante il pellegrinaggio, dove ognuno ha bisogno dell'altro".

Alla presentazione della manifestazione hanno partecipato anche il parroco della basilica di San Gavino, don Mario Tanca, il sindaco Sean Wheeler e l'assessore alla Cultura Mara Rassu. Presenti il direttore dell'ufficio Comunicazione della Diocesi di Sassari, don Michele Murgia e il dirigente della Fondazione di Sardegna, Gianni Meloni.

I pellegrini partiranno nella notte di sabato da Sassari e dai centri dell'hinterland attorno alle 3 del mattino e parteciperanno alla Santa Messa nella maestosa Basilica romanica di San Gavino. Domenica 9 giugno i simulacri di Gavino, Proto e Gianuario, che dal 3 maggio si trovano nell'ipogeo della Chiesa di Balai Vicino, verranno riaccompagnati, dopo la Messa delle 18, in processione alla basilica.

Oltre alla popolazione e alle autorità civili, militari e religiose, parteciperanno i gruppi in abito tradizionale e delegazioni dei Comuni uniti dal culto per San Gavino. Sull'altare della chiesa millenaria, al termine della celebrazione presieduta dall'arcivescovo, monsignor Saba, e concelebrata dal Capitolo turritano, si svolgerà lunedì 10 giugno l'ultimo rituale: davanti ai sindaci di Sassari e di Porto Torres avverrà la riconsegna delle chiavi della Basilica al parroco. Il passaggio delle chiavi fra la municipalità sassarese, che in passato aveva la cura dell'intero complesso religioso, e il parroco di San Gavino, è un rito che risale a diversi secoli fa, quando la consegna delle chiavi all'autorità cittadina e l'immediata riconsegna al parroco era segno del riconoscimento della buona conservazione e della cura del complesso religioso.

Al termine si svolgerà la processione del Santissimo Sacramento, che attraverserà il corso Vittorio Emanuele e si concluderà al porto, dove l'Arcivescovo impartirà la benedizione del mare. Prosegue l'iniziativa della Carta del Pellegrino che sarà consegnata ai fedeli la notte di Pentecoste. Le celebrazioni saranno accompagnate da diversi eventi collaterali promossi sia dal Comune di Porto Torres che dalle associazioni cittadine.
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