La sua "mission" è divulgare la storia sarda nelle scuole.

"Per colmare il vuoto che gli storici hanno creato, non dedicando spazio a un'antica civiltà come la nostra nei testi scolastici".

Clelia Martuzzu, 48enne originaria di Selargius ma da anni cittadina di Iglesias, sposata e mamma di una bimba di 10 anni, è esperta in marketing e turismo, ma la sua vera passione è la storia.

Un amore che ha trasmesso a sua figlia, Carla: è stata proprio la bambina, con la sua curiosità, a ispirare i due libri scritti da Clelia.

"Ho pensato agli altri genitori che, come me, si trovavano in difficoltà di fronte alle domande dei bambini sulla storia della civiltà sarda. Ho cercato un libro per lei, ma non ne ho trovati e a quel punto ho cominciato a disegnare bronzetti nuragici, corredandoli di didascalie".

Disegni e racconti fatti per la figlia sono poi diventati un libro, "Un salto nella civiltà nuragica", pubblicato nel 2017, e al quale (sempre su ispirazione della bambina che le chiedeva di poter tornare indietro nel tempo per conoscere gli antenati), a dicembre dello scorso anno, è seguito il secondo: "Un volo nel passato". Proprio quest'ultimo ha a sua volta ispirato la recita di fine anno di due scuole di Quartu. Con Clelia che, a sue spese, ha realizzato costumi e scenografie per ricostruire proprio l'epoca nuragica.

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