Nel cuore dell'Anglona sorge Sedini, suggestivo paese che vive di agricoltura e pastorizia. Da diverso tempo le amministrazioni stanno cercando di puntare anche sul turismo, con la valorizzazione di attrattive locali come le chiese romaniche di San Pancrazio e di San Nicola Silanis o la splendida cascata, detta piscina di li Caddaaggi.

Tuttavia Sedini, poco più di 1300 abitanti, nota anche come la "piccola Matera sarda" per le sue 140 case scavate sulla roccia, ha come attrattiva più importante l'incredibile Domus de Janas chiamata "La Rocca", un'interessante necropoli del recente neolitico appartenente alla cultura di Ozieri.

Situata in pieno centro e costituita da un grande blocco unico di roccia calcarea, ha ospitato in passato nei suoi spazi le attività più disparate e curiose. Da "casa delle fate" (questo è il significato di Domus de Janas), la struttura è poi divenuta prigione nel Medioevo, e ancora più tardi deposito di merci e riparo per armenti.

In tempi ancora più moderni la Domus de Janas di Sedini ha ospitato addirittura la sede politica della Democrazia Cristiana, teatro di accesi dibattiti e decisioni importanti per l'Anglona.

Dal 1997 "La Rocca" è invece stata trasformata, per mano dell'amministrazione comunale, in un museo etnografico, che sta riscuotendo un buon successo di visitatori.

"Abbiamo diviso gli ambienti in due parti - spiega l'assessore al Turismo di Sedini, Domenico Sanna - uno è una casa povera del 1800, l'altro è una piccola abitazione di contadini dei primi del '900. Sotto ci sono le tombe. Il museo è aperto tutti i giorni, e desta curiosità e riscuote un ottimo successo tra i turisti".

"Nella nostra Domus de Janas - conclude l'assessore - le sezioni di partito ed i politici non ci sono più, le fate li hanno sfrattati. Non erano creature che amavano intrusioni".
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