Il cadmio presente nelle sigarette e nelle batterie al nickel-cadmio, ma anche utilizzato da industria e agricoltura. E poi il piombo e l'arsenico, altri metalli pesanti nocivi.

Essere coscienti dei possibili effetti deleteri dei metalli pesanti è importante nella vita di tutti i giorni e potrebbe avere un ruolo non trascurabile in vari settori economici dei territori, dall'agricoltura, alla gestione ambientale, alle industrie sino alla sanità umana e veterinaria.

Per questo l'Università degli Studi di Sassari ha organizzato per sabato 11 maggio nell'Aula Magna un evento aperto a tutti dal titolo "Simposio Metalli: Salute e Ambiente". I lavori inizieranno alle 10 e andranno avanti sino alle 17.30.

In tema di metalli, l'ateneo sassarese ha una grandissima esperienza, grazie al lavoro ultradecennale di vari ricercatori, tra cui il gruppo di ricerca guidato da Roberto Madeddu del Dipartimento di Scienze Biomediche, presidente del simposio. "Verranno discussi temi ambientali in relazione ad acque, suolo, bonifica e risanamento. Si parlerà di salute illustrando i rapporti tra metalli e tumori, malattie neurodegenerative, sport, traumatologia, dermatologia e cosmesi, con un focus sulle differenze di genere. Si affronterà il tema chiave dell'alimentazione, approfondendo il discorso della filiera animale e dell'agricoltura".

Roberto Madeddu aggiunge: "Saranno inoltre sfatati miti, leggende e fake news, con l'intento di creare una coscienza critica sull'argomento". Partecipano numerose realtà del territorio: Igea spa (impegnata nella gestione delle miniere), AICS (Associazione italiana cultura e sport), Verde Vita S.r.l., oltre a Coldiretti, UCI ed altre aziende che hanno contribuito all'allestimento dell'evento.
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