È il 1989 quando la compagnia internazionale Theatre en Vol esordisce con "Lassù le ali non hanno ruggine".

Lo spettacolo debutta prima a Napoli, poi a Parigi e arriva a Sassari insieme ai suoi fondatori, Puccio Savioli e Michèle Kramers, dove ha mantenuto la sede.

Da allora sono passati 30 anni di incontri, sperimentazioni, scambi artistici e culturali, dove la strada e gli spazi delle città e gli ambienti naturali si sono trasformati in teatri e il pubblico da spettatore è diventato attore.

Da venerdì 10 maggio a domenica 12 maggio, dalle 18 alle 21, la seconda tappa del lungo viaggio di Theatre en Vol all'ex Cinema Quattro Colonne di Sassari, con installazioni, laboratori, aperitivi e interazioni. Un viaggio, appunto, attraverso i ricordi per rivivere la lunga storia del Theatre en Vol.

Da ORME a MacchinAzione e altre diavolerie, da a Funtana a Mangiatori di Terra, dal Progetto Utopia a Gavarnie, fino al Festival Internazionale di Arte in Strada Girovagando, che quest'anno giunge alla 22esima edizione.

I quattro componenti del Theatre en Vol, Puccio Savioli, Michèle Kramers, Maria Paola Cordella e Simona Serra raccontano: "L'aspirazione al volo, la ricerca della libertà, l'ambizione di costruire una torre per elevare se stessi e lasciare orme tangibili del nostro operato ci hanno fatto capire che la nostra propensione al volo non era riferita al cielo, ma agli apici di umanità che si raggiungono costruendo le cose insieme agli altri. Confrontandosi ed affrontandosi, mischiandosi, scoprendosi e mettendosi in gioco. Così nel tempo abbiamo pensato di affrontare il nostro lavoro di costruttori di sogni coinvolgendo tante persone, diverse tra loro e insieme abbiamo dato vita a spettacoli, parate, creazioni collettive ed inclusive e abbiamo rafforzato la convinzione che ogni urgenza, ogni racconto, ogni storia è una nuova torre da costruire e i percorsi e gli incontri che contribuiscono a realizzarla un sorprendente volo".
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