Va in archivio con successo anche la seconda edizione di "Muristenes in beranu", l'evento proposto nel novenario di San Serafino con l'obiettivo di far conoscere un luogo meraviglioso e valorizzarlo insieme a quelle che sono le produzioni agro-alimentari e dell'artigianato di un territorio ricco inoltre di storia, cultura e tradizioni.

Ad organizzarlo un gruppo di giovani che dallo scorso anno si è messo in gioco credendo fortemente in questo progetto. E anche quest'anno la risposta c'è stata.

Un momento della giornata (foto L'Unione Sarda - Orbana)
Un momento della giornata (foto L'Unione Sarda - Orbana)
Un momento della giornata (foto L'Unione Sarda - Orbana)

Sin dalle prime ore del mattino nello splendido borgo campestre che si affaccia sul lago Omodeo si sono riversate tantissime persone da tutta l'Isola. Hanno avuto modo di immergersi in un luogo magico, scoprendo i muristenes, le caratteristiche casette che si stringono intorno alla chiesa nella piazza centrale. Luoghi ricchi di storia, raccontata ai turisti dai padroni di casa. E negli oltre cento muristenes quanti hanno raggiunto San Serafino hanno potuto ammirare le produzioni dell'agro-alimentare e dell'artigianato locale: complementi d'arredo, pietra, marmo, legno, tessitura e molto altro.

Sono stati proposti anche laboratori, ad esempio quello dedicato alla lavorazione del pane o alla ferratura del cavallo.

E poi i percorsi culturali, come quelli nel muristenes appartenuto alla famiglia di Antonio Gramsci. Tanti gli aneddoti e le curiosità raccontate in proposito ai visitatori.

E ancora la mostra dell'associazione archeologica Orgono e molto altro. E poi pillole di novena: la messa, i gosos dedicati al Santo. E ancora il pranzo in sa cortizza, balli e musica in piazza sino a tarda serata. E per finire l'accensione de su fogulone.
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