È stato celebrato a Bono il primo matrimonio in lingua sarda. "Un momento storico per la nostra comunità", ha detto il sindaco Elio Mulas che ha celebrato il rito con la formula tradotta sotto la supervisione dell'istituto Camillo Bellieni di Sassari.

A dire il fatidico "sì" sono stati Anselmo e Roberta. Ed è stata proprio la sposa, nata nel Vicentino ma da otto anni trasferitasi in Sardegna per amore del marito, bonese d'adozione ma di origini ogliastrino-galluresi.

L'atto di matrimonio in sardo (foto ufficio stampa istituto Camillo Bellieni)
L'atto di matrimonio in sardo (foto ufficio stampa istituto Camillo Bellieni)
L'atto di matrimonio in sardo (foto ufficio stampa istituto Camillo Bellieni)

A tradurre in limba gli atti del matrimonio è stato Salvatore Canu sotto la supervisione del direttore scientifico del Bellieni Michele Pinna e dell’esperta e docente di lingua sarda Daniela Masia Urgu.

"Il vostro popolo - ha detto la sposa - è molto simile al mio perché è un popolo forte, ha una grande dignità, per cui io mi sono trovata praticamente a casa. Così ho sposato un sardo e la sardità. È il miglior regalo che potessi fare al mio uomo".

La cerimonia (foto ufficio stampa istituto Camillo Bellieni)
La cerimonia (foto ufficio stampa istituto Camillo Bellieni)
La cerimonia (foto ufficio stampa istituto Camillo Bellieni)

Per motivi burocratici, gli atti ufficiali hanno valore solo con la celebrazione in italiano ma il sindaco Mulas ha officiato il rito come da manuale e subito dopo Francesca Ciancilla, delegata alla Cultura, ha ripetuto le formule in lingua sarda.

La celebrazione (foto ufficio stampa istituto Camillo Bellieni)
La celebrazione (foto ufficio stampa istituto Camillo Bellieni)
La celebrazione (foto ufficio stampa istituto Camillo Bellieni)

"Questo è il primo matrimonio celebrato in forma bilingue nella nostra comunità - spiega il primo cittadino -. La preoccupazione iniziale è stata soppiantata dalla garanzia di godere della supervisione dell’Istituto Bellieni, tra i più quotati nell’isola in materia di bilinguismo, e di un esperto come il nostro concittadino Michele Pinna, che da studioso si è sempre impegnato nella valorizzazione della lingua e della cultura sarda".

(Unioneonline/s.s.)
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