Leonardo visse a Milano a più riprese per circa una ventina di anni nel periodo che va dal 1482 al 1512 e vi trascorse la stagione più eclettica di una carriera che proprio dell'eclettismo ha fatto la sua cifra. Dipinse in quegli anni la famosa Ultima Cena e la Vergine delle rocce, quest'ultima oggi al Louvre. Si occupò di opere idrauliche, di fortificazioni, riempì pagine e pagine di codici con disegni, calcoli, teorie.

Per questo il capoluogo lombardo è per tutto il 2019 al centro delle celebrazioni del cinquecentenario leonardesco con l'iniziativa "Milano e Leonardo 500". Naturalmente non mancheranno eventi collegati ai tradizionali luoghi leonardeschi di Milano come il Cenacolo vinciano dove è, appunto, conservata la celeberrima Ultima cena o come la Biblioteca Ambrosiana, che conserva lo straordinario Codice Atlantico di Leonardo e che nella propria Pinacoteca ospita il famoso Ritratto di musico.

Proprio la Biblioteca Ambrosiana offre nel corso del 2019 ben quattro mostre tematiche in cui saranno esposti i fogli più interessanti del Codice Atlantico di Leonardo. Non può poi mancare alle celebrazioni leonardesche il più importante museo tecnico-scientifico d'Italia, il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, intitolato proprio a Leonardo da Vinci.

Particolare dell'esposizione al Museo della Scienza e della Tecnica (foto @LeonardoParade)
Particolare dell'esposizione al Museo della Scienza e della Tecnica (foto @LeonardoParade)
Particolare dell'esposizione al Museo della Scienza e della Tecnica (foto @LeonardoParade)

Il museo riunisce una vastissima collezione di progetti e macchine leonardesche, progetti e macchine che fino al 13 ottobre 2019 saranno al centro della mostra Leonardo da Vinci Parade. Si tratta di un originale percorso tra arte e scienza incentrato sugli spettacolari modelli leonardeschi realizzati negli anni Cinquanta del Novecento interpretando i disegni di Leonardo e sugli affreschi di pittori lombardi del XVI secolo, concessi in deposito nel 1952 dalla Pinacoteca di Brera.

In mostra molte delle straordinarie invenzioni del genio toscano (foto @LeonardoParade)
In mostra molte delle straordinarie invenzioni del genio toscano (foto @LeonardoParade)
In mostra molte delle straordinarie invenzioni del genio toscano (foto @LeonardoParade)

L'evento più atteso del 2019 è però la riapertura della Sala delle Asse del Castello Sforzesco, alle cui decorazioni Leonardo lavorò alla fine del Quattrocento e che sono state recentemente oggetto di un lunghissimo restauro. La sala sarà il fulcro della mostra Leonardo e la Sala delle Asse tra Natura, Arte e Scienza, aperta dal 16 maggio al 18 agosto 2019.

Le straordinarie macchine (foto @LeonardoParade)
Le straordinarie macchine (foto @LeonardoParade)
Le straordinarie macchine (foto @LeonardoParade)

Sempre al Castello Sforzesco di Milano, dal 2 maggio 2019 al 2 gennaio 2020, un percorso multimediale intitolato "Museo virtuale della Milano di Leonardo" accompagnerà il visitatore alla scoperta della Milano leonardesca. Non lontano dal castello, nel Palazzo Reale di fronte al Duomo del capoluogo lombardo, sarà invece possibile visitare due mostre dedicate all'eredità artistica di Leonardo. Dal 4 marzo al 23 giugno 2019 aprirà al pubblico Il meraviglioso mondo della natura prima e dopo Leonardo, mentre dal 2 ottobre 2019 al 23 gennaio 2020 verrà esposta una delle prime copie del Cenacolo vinciano, l'arazzo realizzato tra il 1505 e il 1510 su commissione del futuro re di Francia Francesco I, prestato dai Musei Vaticani. Sarò questo capolavoro al centro della mostra La Cena di Leonardo per Francesco I, un capolavoro in seta e argento.

Le imbarcazioni avveniristiche (foto @LeonardoParade)
Le imbarcazioni avveniristiche (foto @LeonardoParade)
Le imbarcazioni avveniristiche (foto @LeonardoParade)

Poi un salto nella contemporaneità: l'immortalità della lezione di Leonardo e la sua influenza sugli artisti contemporanei saranno al centro della mostra L'Ultima Cena dopo Leonardo, programmata tra aprile e giugno del 2019 alla Fondazione Stelline di Milano.

Saranno esposte opere di Anish Kapoor, Nicola Samorì, Wang Guangyi, Yue Minjun, Zhang Huan, ispirate al genio toscano. Insomma, sarà un 2019 veramente leonardesco a Milano!

IL CODICE DI LEONARDO ALL'AMBROSIANA, LA GALLERY:

In mostra alla Biblioteca Ambrosiana i fogli del Codice Atlantico (Ansa)
In mostra alla Biblioteca Ambrosiana i fogli del Codice Atlantico (Ansa)
In mostra alla Biblioteca Ambrosiana i fogli del Codice Atlantico (Ansa)
Un'ala coperta con un panno e mossa con verricello a manovella (copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio)
Un'ala coperta con un panno e mossa con verricello a manovella (copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio)
Un'ala coperta con un panno e mossa con verricello a manovella (copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio)
Mantice e prospettografo con un uomo che vi osserva dentro (Codice Atlantico, copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio)
Mantice e prospettografo con un uomo che vi osserva dentro (Codice Atlantico, copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio)
Mantice e prospettografo con un uomo che vi osserva dentro (Codice Atlantico, copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio)
Studio di due mortai in grado di lanciare bombe esplosive (Codice Atlantico, copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio)
Studio di due mortai in grado di lanciare bombe esplosive (Codice Atlantico, copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio)
Studio di due mortai in grado di lanciare bombe esplosive (Codice Atlantico, copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio)
Studio di bombardamento con traiettoria e disegno preparatorio per la Battaglia di Anghiari (copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio)
Studio di bombardamento con traiettoria e disegno preparatorio per la Battaglia di Anghiari (copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio)
Studio di bombardamento con traiettoria e disegno preparatorio per la Battaglia di Anghiari (copyright Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio)
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