Un ciclo di 10 appuntamenti attraverso i quali combattere la povertà educativa (soprattutto quella minorile) e la dispersione scolastica.

Prosegue sulla sua linea di forte supporto a giovani e famiglie "Casa Emmaus" che, dopo il progetto "I Giardini Possibili", è impegnata ora anche in quello "Adolescenza, istruzioni per l'uso", con il quale, spiegano le coordinatrici Maria Giovanna Dessì e Sara Mura, "intendiamo offrire aiuti e supporto a studenti e famiglie ma anche a tutti coloro che per professione si occupano di didattica ed insegnamento".

Il ciclo di appuntamenti, che ha già visto lo svolgersi del primo incentrato su problematiche quali sostanze stupefaventi ed alcool, è finanziato dall'impresa sociale "Con i Bambini" che si è aggiudicata un finanziamento di 300 mila euro nell'ambito del progetto triennale "No Neet", acronimo di "Not engaged in education, employment or training" a intendere le persone che non cercano lavoro, nè studiano o seguono corsi professionali.

Un progetto attivo in 6 regioni italiane che è coordinato per la Sardegna dall'associazione casa Emmaus.

"Gratuitamente e grazie al lavoro di alcuni specialisti offriamo in generale supporto alla didattica con attività varie quali musica, teatro, sport, sportelli d'ascolto e laboratori sulla violenza di genere e le discriminazioni" specifica Sara Mura. Il progetto ha sede nella dimora storica "Casa Uccheddu" di Domusnovas e prevede un prossimo appuntamento il 28 febbraio dal titolo "La Gioia di educare".

Si proseguirà il 14 marzo con "Ruoli e compiti nell'educazione dei figli" e via ancora fino alla conclusione prevista il 30 maggio con l'appuntamento "Gener-azioni differenti".
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