Grande successo per la giornata internazionale per le donne e le ragazze nella scienza, in programma ieri in tutto il mondo e celebrata anche Cagliari, dalle 9 alle 17, alla Cittadella universitaria di Monserrato.

Una folta platea di 400 giovanissime da scuole e licei sardi ha affollato l'aula magna Alberto Boscolo, per approfondire un tema importante e delicato.

"Ragazze, la società civile ha bisogno di voi – ha spiegato il rettore Maria Del Zompo - Ha bisogno delle donne, non lasciamo da soli i nostro colleghi maschietti. Studiamo, approfondiamo e poi scegliamo assieme. Ma un aspetto è fondamentale: dovete crederci".

Quindi la sua personale esperienza: "Ero brava in filosofia, ma scelsi medicina e per poco mia madre non svenne. Per fortuna, la convinse mio nonno. Io volevo fare psichiatria, studiare il cervello. Ecco, vi dico questo perché alla fine sulle decisioni hanno un ruolo chiave la passione e le motivazioni: cercatele, trovatele, andateci dietro. Poi può anche capitare che dopo 400 anni e 60 rettori maschi io sia la prima donna rettore dell'Università di Cagliari. Ma questo non è normale. Dobbiamo - ha detto la professoressa Del Zompo - metterci sempre in gioco, accettare le sfide, puntare a raggiungere i vertici. Dunque, amate la scienza e proponetevi di più affinché sia normale che una donna arrivi in alto. Fate vivere i vostri sogni, tirateli fuori".

Micaela Morelli, prorettore di Ateneo, ha tenuto una brillante relazione sulle prime donne scienziate. "Vedete questa foto? – ha spiegato - Risale al 1927 ed è scattata a Bruxelles. Si tratta degli scienziati partecipanti alla conferenza internazionale Solvay. Quel che colpisce è la presenza di una sola donna: Marie Curie".

Quindi l'intervento di Alberto Masoni, direttore della sezione di Cagliari dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, che ha citato "il progetto europeo 'Genera', teso proprio alla promozione delle uguaglianze di genere nella ricerca scientifica", e ha portato l'esempio di Fabiola Gianotti, direttore generale al Cern di Ginevra.

E ancora l'intervento di Susi Ronchi, responsabile isolano dell'associazione Giulia giornaliste, con un approfondimento sul ruolo delle donne in questa professione.

(Unioneonline/v.l.)
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