Cinque appuntamenti per cinque genocidi e tragedie da cui imparare.

Il Festival "Musica e Storia" sarà al Palazzo Siotto a Cagliari, dal 16 febbraio al 13 aprile, ogni sabato.

Per ogni appuntamento un'esibizione musicale, l'intervento di un esperto, e la proiezione di un film.

Si parte con uno dei primi genocidi moderni, quello degli indiani d'America, raccontato con lo storico Gaetano Breccia, la visione di "Balla coi lupi", e la musica di una delle band sarde più attente sul tema, i Dorian Gray.

Ma il festival esplora anche un genocidio spesso negato, quello degli armeni, grazie alla musica della pianista Irma Toudjian, accompagnata dal fumettista Paolo Cossi; l'esperto qui è Agop Manoukian, mentre il film "Ararat" racconterà questa vicenda senza sconti.

Non può mancare l'olocausto degli ebrei, nel terzo appuntamento del 16 marzo: qui si scoprirà una storia tutta italiana, quella dei bambini ebrei salvati dai cittadini di Nonantola; la racconterà la giornalista Mirella Serra, autrice del libro "Bambini in fuga"; a seguire, la musica dei Polyphonica, e il film "Monsieur Batignole".

Il 30 marzo si va in Bosnia, tema gli anni di pulizie etniche e guerre civili; stavolta l'attrice Laura Fortuna leggerà "Maschere per un Massacro" di Paolo Rumiz, con la musica del pianista Francesco Giammarco. A seguire i corti di Ado Hasanovic, scampato al massacro di Srebrenica.

L'ultima tappa è dedicata al genocidio del Ruanda, con la partecipazione di Francoise Kankindi e Eric Winabara, testimoni della guerra tra Hutu e Tutsi, e il compositore Fabrizio Casti; poi il film "Hotel Rwanda".
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