Centinaia di barchette di carta, tutte colorate hanno invaso la scalinata del Comune di Oristano. Vicino tanti cartelli con scritte chiarissime: "L’indifferenza uccide più del mare" e ancora "l’unica razza che conosco è quella umana".

Piazza Eleonora ha fatto da cornice alla manifestazione contro l’odio e il razzismo verso coloro che fuggono da guerre, violenze, fame e povertà, promossa da un gruppo di cittadini e di associazioni.

Un simbolo (foto L'Unione Sarda - Pinna)
Un simbolo (foto L'Unione Sarda - Pinna)
Un simbolo (foto L'Unione Sarda - Pinna)

Centinaia gli oristanesi che hanno risposto all’appello, molti giovani e anche alcuni amministratori comunali hanno partecipato al sit in. Diverse persone si sono alternate e hanno letto varie riflessioni sul tema dell’accoglienza: "Non si può restare passivi o indifferenti rispetto al clima di intolleranza dilagante del paese" è stato ripetuto nel corso della serata.

Il flash mob (foto L'Unione Sarda - Pinna)
Il flash mob (foto L'Unione Sarda - Pinna)
Il flash mob (foto L'Unione Sarda - Pinna)

Poi si è andati avanti con le letture, dopo tutti insieme si sono presi per mano e hanno fatto un allegro girotondo intorno alla statua di Eleonora. Uno dei momenti più emozionanti è stato il flash mob proposto dallo stilista oristanese Carlo Petromilli: alcune ragazze vestite di nero e con guanti colorati hanno agitato in aria alcuni teli bianchi a simulare le onde del mare. Applausi e grande partecipazione.
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