È in programma per domani a Cagliari, alle 11.30, la cerimonia di intitolazione della piazzetta Maria Lai.

Uno spazio storico nel quartiere di Castello proprio vicino alla Scuola, tra la via del Fossario e la via del Duomo, in un luogo aperto verso uno dei paesaggi cittadini più belli.

Con l'occasione del centenario dalla nascita, il Comune ha infatti deciso di dedicare una piazza alla memoria della artista ulassese, accogliendo con entusiasmo la proposta degli scolari e degli studenti dell'Istituto Comprensivo Santa Caterina, esito di un interessante progetto scolastico dedicato alla toponomastica femminile.

"La città di Cagliari – specificano dal Comune - vuole rendere così omaggio all'artista più rappresentativa della contemporaneità sarda che è riuscita nell'arco di una vita lunghissima e grazie alla instancabile e varia produzione, che va dall'arte figurativa a quella concettuale, a creare un personalissimo e innovativo linguaggio, caratterizzato anche da una grande e giocosa ironia".

È significativo che proprio i bambini abbiano pensato alla grande artista, raccogliendo la sua testimonianza di vita che ha attraversato più generazioni. Il ruolo di Maria Lai nell'arte contemporanea è infatti ampiamente riconosciuto ed è al contempo indiscussa la sua cifra anticonformista, che le consentì di iniziare il proprio percorso in un'epoca avversa al talento delle donne.

Particolare della mappa di Cagliari con indicazione della nuova piazza (immagine Comune di Cagliari)
Particolare della mappa di Cagliari con indicazione della nuova piazza (immagine Comune di Cagliari)
Particolare della mappa di Cagliari con indicazione della nuova piazza (immagine Comune di Cagliari)

IL RAPPORTO CON LA CITTA' - Forte il legame di Maria Lai con la città di Cagliari, dove visse insieme alla sorella Giuliana negli anni Trenta, allora studentessa all'Istituto Magistrale dove ebbe come docente Salvatore Cambosu e prima del trasferimento a Roma e poi a Venezia per gli studi d'arte.

A Cagliari sarebbe tornata ancora nella seconda metà degli anni '40, insegnando al Tecnico femminile. In quegli anni in città la conoscenza con lo scrittore Giuseppe Dessì, cui sarebbe stata a lungo da profonda amicizia. È nel 2004 che l'Università di Cagliari le conferisce la laurea honoris causa in lettere "per il tratto fortemente concettuale e narrativo della sua opera".

Proprio a Cagliari Maria Lai ha anche iniziato ad esporre negli anni '50, prima di intraprendere la lunghissima carriera espositiva che da Roma l'ha portata, da ultimo, anche a Miami alla Fiera internazionale d'arte contemporanea, un anno prima della sua scomparsa avvenuta a Cardedu il 16 aprile del 2013.

Dopo la morte, dal 2017 la sua produzione campeggia proprio all'ingresso dell'Arsenale, protagonista della 57ma biennale d'arte di Venezia, città dove Maria aveva frequentato l'Accademia all'inizio degli anni '40.

"La sua arte è fortemente radicata nella sua terra, la Sardegna, ma è capace di farsi universale grazie alla potenza del messaggio che porta", scrivono gli allievi e le allieve del Santa Caterina. È vero infatti che il legame con l'Isola e con i suoi paesi dà vita ad una produzione fertilissima a partire dagli anni '80, e continua oggi a vivere con il museo a lei dedicato nel 2006, o nella suggestiva opera pubblica "La cattura dell'ala del vento" del 2009, così come nell'Archivio Storico Maria Lai, nato nel 2016 per volontà della nipote Maria Sofia Pisu.

(Unioneonline/v.l.)
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