Le tracce dei più antichi vertebrati terrestri conosciuti in Italia? Sono state lasciate in Sardegna, appartengono ad animali simili a salamandre, e risalgono a circa 300 milioni di anni fa.

L'eccezionale scoperta, pubblicata sulla rivista americana di paleontologia "Ichnos" e rilanciata da "National Geographic", è stata fatta dai ricercatori del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell'Università di Cagliari Daniel Zoboli e Gian Luigi Pillola, in collaborazione con Lorenzo Marchetti, del Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova, e di Fabio Massimo Petti, del Museo delle Scienze di Trento.

Si tratta, in realtà, di una scoperta "postuma", che deriva da uno studio approfondito di reperti risalenti ad una campagna di scavo del 2004, ma che solo ora sono stati analizzati nei dettagli.

Gli affioramenti provengono dalla località San Giorgio, qualche chilometro a sud di Iglesias, dove secondo le ricostruzioni effettuate circa 300 milioni di anni fa si estendeva un bacino lacustre e le cui sponde, bordate da una vegetazione lussureggiante, erano popolate da antichissimi animali. In queste zone già sul finire degli anni Settanta il professor Francesco Leone dell'Università di Cagliari aveva scoperto le prime tracce di tetrapodi nell'Isola.

L'evidenza lascia oggi pensare che gli anfibi dell'epoca fossero molto numerosi in un ambiente che permetteva loro di vivere e riprodursi agevolmente, all'interno di una spiccata biodiversità.

(Unioneonline/v.l.)
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