Partirà ad aprile il progetto Rete Siti Unesco, con iniziative ed eventi volti a collegare, in un'interessante "liaison" culturale, cinque regioni del Sud Italia che ospitano almeno un sito Unesco.

Fra queste anche la Sardegna, rappresentata dalla splendida area archeologica su Nuraxi di Barumini, scoperta e portata alla luce nel corso degli anni '50 grazie agli scavi dell'archeologo Giovanni Lilliu e divenuta Patrimonio Mondiale dell'Umanità nel 1997.

Accanto all'Isola le altre regioni parte del progetto sono Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia, e l'obiettivo comune è promuovere, anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie, l'insieme delle risorse paesaggistiche, culturali, enogastronomiche di tali territori in un'offerta turistica unica e integrata.

Le novità del progetto verranno presentate domani a Bari, e con l'occasione è previsto il lancio della nuova denominazione e del nuovo assetto partecipativo dell’Associazione Province Unesco Sud Italia, che si chiamerà Patrimoni del Sud.

Il nuovo statuto consentirà di poter ricomprendere tra gli associati anche enti che non necessariamente debbano avere sul loro territorio un sito Unesco, ma che comunque intendano operare in ambito culturale e turistico per promuovere i patrimoni culturali, monumentali, archeologici, naturali, paesaggistici e ambientali del Mezzogiorno d'Italia.

(Unioneonline/v.l.)
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