Il quinto anno accademico porta un nuovo primato al Polo Universitario Penitenziario dell'Università di Sassari, che raggiunge per la prima volta i 50 studenti iscritti. Con 29 nuovi immatricolati.

Gli iscritti in regime di detenzione studiano prevalentemente nei dipartimenti di Agraria, Giurisprudenza, Storia e Scienze Umanistiche e Sociali. I docenti sono 11.

Emmanuele Farris, delegato del Rettore per il PUP, sottolinea: "Per la prima volta siamo presenti in cinque istituti penitenziari sardi - con Oristano che si aggiunge ad Alghero, Nuoro, Sassari e Tempio - e in tre istituti peninsulari (Asti, Cuneo, Udine). Abbiamo studenti in tutti i circuiti di detenzione, dalla media sicurezza al 41bis".

L'ateneo sassarese ha anche introdotto due nuovi servizi: il supporto amministrativo per le iscrizioni in carcere nei mesi di ottobre e novembre, e l'accoglienza in ingresso.

"Riteniamo doveroso che tutti gli studenti, anche all'interno di un istituto penitenziario, percepiscano la vicinanza dell'istituzione universitaria e abbiano un contatto diretto con i referenti del corso di studi prescelto, per definire le tappe del percorso e individuare le prime materie da studiare".

Per sostenere gli studenti detenuti, l'Università di Sassari sfrutta anche le risorse derivanti dal fondo premiale del Ministero da 220.000 euro (unico ateneo in Italia) e ha fatto un bando per per 23 posizioni da tutor, che scade il 15 gennaio alle 12.
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