Straordinaria partecipazione a Macomer per l'edizione 2018 di "L'Ischis ma no l'ischis", la grande festa della lingua sarda organizzata, per la prima volta in città, dall'Istituto Camillo Bellieni di Sassari.

Segno che la sensibilità sul tema cresce ogni anno di più, coinvolgendo istituzioni, appassionati e soprattutto i giovanissimi. E proprio i bambini di Macomer, preparati dalle attività di animazione dello sportello linguistico, hanno dato il via all'evento con un'originale rappresentazione teatrale in lingua sarda.

Nella sala convegni della Biblioteca comunale, la presidente dell'Istituto, Maria Doloretta Lai, ha moderato gli interventi, tutti rigorosamente in sardo. "Una manifestazione riuscitissima - dice il sindaco di Macomer, Antonio Succu - . Organizzeremo presto, insieme al Bellieni, altre iniziative culturali di spessore, come già avvenuto nei giorni scorsi per il percorso identitario 'In sos logos de Angioy'".

Applauditissimi gli intermezzi musicali proposti dal coro "Sant'Anastàsia" di Buddusò che, dopo l'apertura con il classico "Nanneddu meu", ha proposto un ricco repertorio di brani. "La passione per la lingua e la cultura sarda deve emergere dal cuore - spiega il direttore scientifico del Bellieni, Michele Pinna - e il lavoro dell'operatore linguistico è quello di aiutarci a recuperare questa passione che prima non riuscivamo a riconoscere, ma che già dimorava nella nostra anima".

La manifestazione rappresenta l'appuntamento conclusivo annuale per gli studenti di tutti i corsi dell'Istituto, che quest'anno si sono svolti ia Borore, Bortigali, Martis, Macomer, Orotelli, Bari Sardo, Bolotana, Nuoro, Marrubiu, Buddusò e Fonni.

Sono stati inoltre, assegnati i premi "Si moves sa limba, sa limba ti movet", per il miglior progetto sulla diffusione e promozione della lingua sarda.
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