Proseguono gli studi dell'Università di Cagliari nel Parco nazionale della Maddalena con l'obiettivo di analizzare lo stato di deterioramento di spiagge e coste ed elaborare, di conseguenza, gli opportuni regolamenti che indichino la fruizione corretta di beni ambientali dal valore incalcolabile.

L'iniziativa nasce a seguito del protocollo d'intesa siglato dal Coastal and Marine Geomorphology Group (CMGG), dall'Università degli studi di Cagliari e dall'Ente Parco con l'obiettivo di migliorare la conservazione e fruizione degli ecosistemi.

E per la prima volta, i droni si sono alzati in volo per realizzare immagini sferiche utili nella visualizzazione e ispezione di luoghi e siti dall'alto.

A realizzare le riprese Andrea Alvito sulle spiagge individuate dal team di ricerca guidato da Sandro Demuro: Cala Andreani (nota anche come "spiaggia del relitto"), Due Mari, Monti de Arena, Bassa Trinità. Presto il lavoro di ricognizione toccherà anche le spiagge del Parco Nazionale.

"Le riprese panoramiche sferiche permettono di visualizzare uno spazio nelle tre dimensioni dando al visitatore la sensazione di trovarsi al suo interno - spiega il professore - Si tratta di una rappresentazione fotografica dei luoghi che consente di visitare in maniera virtuale spazi aperti, territori e ambienti. Le immagini saranno utilizzate per la valutazione di criticità e impatti antropici per una migliore gestione delle spiagge del Parco".

(Unioneonline/v.l.)
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