Domani "Sa Cappelledda", la piccola grotta modificata dai minatori e situata nella strada d'accesso all'ex sito minerario di Sa Duchessa, riabbracerà per il secondo anno di seguito la sua stata di Santa Barbara.

Posizionata a fine '800 nella sua storica sede a poche centinaia di metri dal villaggio minerario, attorno alla statua di Santa Barbara (patrona dei minatori) si celebravano Messe e ricorrenze varie anche dopo il 1940 quando il simulacro venne spostato all'interno del villaggio minerario che ospitava una settantina di famiglie intere.

Con la chiusura della miniera la statua ha trovato poi la sua collocazione naturale all'interno dell'omonima chiesetta nell'abitato di Domusnovas.

La tradizione, rispolverata nel dicembre scorso per opera del devoto di Santa Barbara Antonio Bacchis, vedrà anche domani il simulacro della Santa compiere il tragitto dall'abitato all'ex sito minerario in compagnia di centinaia di devoti.

Non il simulacro originale, che rimane nella chiesetta del paese, bensì una fedele riproduzione, un manufatto in gesso realizzato dallo scultore di San Gavino Fernando Marrocu che non mancherà alla celebrazione di domani.

Il programma prevede alle 9.30 la benedizione del simulacro che guiderà, alle 10.15, la processione verso il sito minerario con il posizionamento della statua all'interno de Sa Cappelledda davanti alla quale verrà celebrata la messa ad opera di don Cristian Lilliu.

Al termine un grande rinfresco prima del rientro del simulacro nell'abitato per la celebrazione del 2019. L'idea di rispolverare il culto di Santa Barbara nel vecchio sito minerario è balenata nella mente di Antonio Bachis nell'ottobre dell'anno scorso mentre pulendo Sa Cappelledda ha rinvenuto i segni dell'antico altare e la nicchia sulla quale poggiava la statua.

"Non vediamo l'ora - dice il devoto - domani la statua di Santa Barbara tornerà ad essere dove è sempre stata durante la lunga epopea mineraria".
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