Una scelta che rende merito anche all'imponente lavoro di ricerca fatto con la mostra monumentale dal titolo "Maria Lai. Art in Public Space" ospitata sino al 31 gennaio all'ex Convento del Carmelo a Sassari. Il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione Stazione dell'Arte a Ulassai ha ufficializzato la nomina di Davide Mariani a nuovo Direttore del Museo dedicato a Maria Lai.

Classe 1985, Storico dell'Arte con all'attivo numerose mostre curate in spazi pubblici e privati, Mariani dirigerà l'Istituzione nata nel 2006 in seguito a una donazione da parte dell'artista di oltre 150 opere confluite in quella che rappresenta la sua più importante collezione pubblica.

"L'intento di Maria Lai era quello di avvicinare l'arte alla gente - sottolinea il neo direttore Davide Mariani - e seguendo questo spirito si darà ampio rilievo al rapporto con il pubblico già a partire dalla prossima mostra che inaugurerà a Ulassai il 19 dicembre: Maria Lai. Sguardo Opera Pensiero, questo il titolo scelto per la mostra e tratto dalla Tesi dell'artista per il conferimento della laurea honoris causa nel 2004, vuole restituire il senso profondo del suo 'saper fare' attraverso un itinerario capace di dare risalto alle strategie comunicative messe in atto da Maria Lai per abbattere quegli steccati invisibili che spesso dividono la società contemporanea dall'arte visiva".

Gian Luigi Serra, sindaco di Ulassai nonché presidente della Fondazione Stazione dell'Arte, spiega: "La nomina di Davide Mariani è avvenuta all'unanimità, in un momento in cui la figura di Maria Lai acquisisce prestigio crescente sulla scena artistica internazionale".

"Sono tante le sfide all'orizzonte, numerosi i progetti in cantiere, dalla collaborazione col MAXXI di Roma, che l'anno prossimo dedicherà a Maria Lai una grande mostra, alla candidatura del Museo a Cielo Aperto tra i Luoghi del Cuore del Fai, dalle iniziative legate al centenario della nascita dell'artista a una rinnovata programmazione espositiva. La Stazione dell'Arte necessitava di una figura dallo sguardo allargato rispetto alle dinamiche che alimentano la società contemporanea senza però trascurare il rafforzamento del legame tra museo e comunità".
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